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Brand influenti, ecco perché Rai e Mediaset non sono nella top-ten

Telecomando

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Rai e Mediaset non riescono ancora a posizionarsi nella top-ten dei brand più influenti in Italia di Ipsos.

Il motivo?

La loro difficoltà ad arrivare i millennials (20-34 anni). Lo dice bene l’on. Lorenza Bonaccorsi che, intervenendo su Key4biz al dibattito ‘La Rai che vorrei’, indica tra le priorità della tv pubblica quella di recuperare tutte le fasce della popolazione specie quelle dei più giovani.

Jennifer Hubber, Ceo di Ipsos Italia, ha fatto l’esempio della BBC, la concessionaria esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo britannico, che è al quarto posto tra i brand più influenti nel Regno Unito, perché percepita come “punto di riferimento coerente” e “vicino” alla gente, tanto che affettuosamente viene soprannominata “auntie, zietta”.

Questa cosa purtroppo non vale per la Rai.

Il modello BBC, tanto caro ai politici italiani, dovrebbe quindi essere importato dall’Italia e forse la gente sarebbe anche più lieta di pagare il canone.

Lo stesso discorso vale per il Biscione che ancora più della Rai non riesce a piazzarsi tra i brand più influenti.

La Rai si piazza, infatti, in diciannovesima posizione nello studio ’The Most Influential Brands’ condotto da Ipsos su oltre 1.300 brand in 21 paesi, cento per paese, di cui settanta globali e trenta locali (per l’Italia il campione è di oltre 2 mila persone).

Mediaset addirittura al ventisettesimo posto, prima di Tim e Telecom.

Sul podio troviamo invece gli Over-The-Top Google, Amazon e Facebook. Stranamente manca Apple che invece è all’ottavo posto dopo Microsoft ed eBay e prima di YouTube che è al decimo.

A vincere questa sfida sono quindi i big player del digitale, oltre a quelli citati nella top-ten c’è anche Samsung.

Per quanto riguarda i brand italiani, tra i primi dieci si piazzano Nutella (5°) e Parmigiano Reggiano (9°) mentre tra i primi quindici Barilla, Ferrero e Mulino Bianco.

I risultati indicano il primato dei brand legati a tecnologia, social media e connettività. Altrettanto importanti, marche dal forte legame quotidiano nella sfera più tradizionale legata alla tavola e alla convivialità.

La sfida del futuro è quella di catturare i millennials.

Come fare?

Sono cinque le dimensioni chiave che contribuiscono all’Influenza. Per Ipsos, queste cinque dimensioni sono:

  1. Trust (fiducia, affidabilità),
  2. Engagement (coinvolgimento),
  3. Corporate citizenship (impegno e ruolo sociale),
  4. Leading edge (innovazione, capacità di far tendenza),
  5. Presence (presenza).

Google e Amazon hanno tra i propri punti di forza l’essere all’avanguardia e l’affidabilità. Facebook ci aggiunge l’elevato livello di coinvolgimento.

Mentre per quanto riguarda gli italiani nella top-ten, Nutella è un love brand molto pervasivo e Parmigiano Reggiano viene considerata orma una marca consolidata, di uso quotidiano, fidata, in cui si crede e che si raccomanda volentieri.

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