Dopo le polemiche delle scorse settimane per l’esclusione della musica del Bonus Cultura per i 18enni, ecco che la politica ci mette una pezza in commissione Bilancio della Camera, che ha dato il via libera ad un emendamento alla manovra che consente ai neo maggiorenni di usare il bonus da 500 euro anche per acquistare la musica su Internet. Lo scrivono anche fra gli altri Tgcom24 di Mediaset, Askanews e Il Velino.
Una svolta che farà piacere all’industria musicale che nelle scorse settimane, dopo il lancio della piattaforma 18app.it del 3 novembre, aveva chiesto a gran voce l’inserimento della musica nel paniere dei prodotti acquistabili dai ragazzi, dove peraltro si può comprare un po’ di tutto. A maggior ragione nell’anno in cui Bob Dylan è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
Pure i ragazzi, a loro volta, a più riprese avevano lamentato l’impossibilità di acquistare prodotti musicali con i soldi del bonus.
“Siamo soddisfatti dell’emendamento che consente di estendere il bonus anche alla musica registrata – ha detto Enzo Mazza, Ceo di Fimi (Federazione industria musicale italiana) – Per i giovani in particolare ciò significa poter non solo accedere a CD o vinili ma anche a musica digitale, come download, o abbonamenti per musica in streaming. Secondo una recente ricerca di Ipsos Connect, l’83% dei giovani tra i 16 e i 24 anni in Italia afferma che la musica è importante. In particolare, oggi, la maggior parte dei giovani acquista indifferentemente musica in formato fisico o digitale”.
Questa apertura alla musica per il Bonus Cultura contribuirà certamente ad aumentare la platea dei ragazzi che si muniranno di Spid (Sistema pubblico di identità digitale) che nella settimana fra il 16 e il 23 novembre ha registrato un notevole balzo in avanti di 70mila nuove credenziali distribuite, passando da 199mila, a 268.278 credenziali distribuite.
Un’impennata di nuove richieste Spid spinta anche dall’imminente via libera al Bonus Docenti attraverso la piattaforma Carta del Docente, che partirà entro il 30 novembre (www.cartadeldocente.istruzione.it, non ancora accessibile).
Sarà interessante verificare se l’acquisto di musica via internet sarà esteso anche alla platea dei 740mila insegnanti potenzialmente interessati dal bonus di formazione.
Quel che è certo è che l’impennata dello Spid agevolerà Amazon, che dall’aumento della platea dei 18enni, per i quali ha già messo online uno store dedicato, e degli insegnanti ha soltanto da guadagnarci. Come hanno da guadagnarci tutti gli esercenti fisici e online abilitati.
Resta ancora da capire se queste iniziative avvantaggino anche i piccoli e medi esercenti, soprattutto del Sud Italia, visto che in alcune città come ad esempio Agrigento non ci sono esercenti convenzionati per offrire i servizi, lamentano i ragazzi. Perché?