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Bollette Tlc, Consumatori contro i rincari automatici: ‘Misura unilaterale. Il Governo apra subito un tavolo’

Le principali associazioni dei consumatori (Adiconsum, Udicon, Adc, Citadinanzattiva, Federconsumatori) hanno preso carta e penna e hanno scritto una lettera di fuoco ad Autorità (Agcom e Agcm) e istituzioni (Mimit e sottosegretario al Digitale con delega alle Tlc Alessio Butti) e per conoscenza agli operatori contro l’aumento automatico del 5% annuo delle bollette dei servizi telefonici già messo in atto da Tim e WindTre, a valere dal primo gennaio 2024. Aumenti automatici e unilaterali, che danno la possibilità agli operatori di “modificare in qualunque momento le tariffe applicate, adeguandole al tasso inflazione dell’Istat”, con aumenti automatici del 5%.

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Le associazioni contestano il fatto che gli operatori possa modificare ipropri contratti, sia nuovi che in essere, per garantirsi la possibilità, a partire dal 1° gennaio 2024, di modificare in qualsiasi momento le tariffe applicate ai loro servizi, adeguandoli al tasso annuale di inflazione ISTAT, prevedendo comunque un incremento minimo fisso del 5%, anche in caso di tasso di inflazione inferiore, o maggiorato comunque del 3,5%”, si legge nella missiva che Key4biz ha potuto visionare in esclusiva.

“La variazione contrattuale così applicata limita la libera scelta del consumatore di disdire senza costi il contratto, in quanto esclude che si tratti di una modifica contrattuale unilaterale”, si legge ancora.

La crisi nelle tasche dei consumatori

Il comportamento assunto dalle aziende sopra indicate è considerato dai consumatori “un’azione gravissima che, violando le norme di tutela e i contratti sottoscritti, danneggia fortemente il consumatore, al quale si vorrebbe imporre senza possibilità di difesa un’interpretazione arbitraria delle regole, ma che, comunque, squilibra il mercato delle TLC, provocando danni in tutto il comparto”.

 Le Associazioni, che hanno un costante dialogo con TIM e WINDTRE, hanno già manifestato alle aziende il loro dissenso, e hanno così preso atto delle dichiarazioni del loro management che “la pretesa di operare in tal modo un “adeguamento tariffario” sarebbe dovuta a una forte crisi che sta investendo il settore a causa di eccessivi costi infrastrutturali ed energetici, tale da mettere in serio rischio la sostenibilità economica delle stesse imprese”.

In altre parole, la crisi della industry delle Tlc si trasferisce in bolletta con gli operatori che alzano i prezzi per coprire almeno parzialmente i problemi finanziari.

Le associazioni non ci stanno e oltre alla richiesta di annullare gli aumenti, chiedono al Governo l’apertura di un “Tavolo Tecnico, da realizzare con urgenza, dovrebbe farsi carico, tra le altre, delle seguenti problematiche specifiche del settore:

– La richiesta di contributo economico a carico degli OTT per l’attività svolta sulla rete;

– La riduzione dell’IVA;

– L’inserimento delle aziende TLC tra i soggetti energivori;

– La realizzazione della rete unica in fibra e la dismissione di quella in rame”.

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