Il 2022 volge oramai al termine dopo lunghi mesi molto complicati per il settore delle bollette di luce e gas. Già dalla seconda metà del 2021, infatti, il costo dell’energia è salito ben al di sopra dei livelli di guardia, arrivando a toccare picchi senza precedenti nel corso dell’estate e continuando a mantenere quotazioni elevate anche nei mesi successivi.
Anche a dicembre, nonostante un netto calo del prezzo del gas all’ingrosso (parametro che condiziona i mercati al dettaglio di luce e gas), le bollette continuano ad essere elevate ed un calo potrebbe arrivare soltanto nel corso del 2023 inoltrato, secondo diversi analisti di settore, ma solo se non ci dovesse essere un nuovo aumento delle quotazioni all’ingrosso nei prossimi mesi.
Con la fine del 2022 e il calo del prezzo del gas all’ingrosso si torna a parlare di possibili conguagli in bolletta. Quest’eventualità va sempre tenuta in considerazione, sia per la possibilità di ottenere sconti sulle successive bollette che per il rischio di dover fare i conti con un maxi-conguaglio da pagare che si tradurrebbe in una stangata in bolletta, un’eventualità da scongiurare in un momento già molto complicato come quello attuale.
Vediamo, quindi, tutto quello che c’è da sapere su possibili conguagli di fine anno per le bollette di luce e gas e come fare per minimizzare l’importo delle bollette nel corso del 2023.
Ci saranno conguagli a fine anno per le bollette di luce e gas?
Il conguaglio in bolletta serve per allineare l’importo pagato con i consumi effettivi di luce o gas. Si tratta, quindi, di un sistema per garantire che il cliente finale paghi esattamente quanto dovuto (in base alla tariffa attivata e al totale di energia consumato). La necessità dei conguagli nasce dall’impossibilità di ottenere una misurazione precisa e quotidiana dei consumi registrati in casa da parte del fornitore che riceve le informazioni sui consumi effettivi tramite il distributore di zona oppure dallo stesso cliente, quando si esegue l’autolettura del contatore.
Di conseguenza, non sono previsti conguagli generalizzati in bolletta, legati alla crisi energetica, per la fine del 2022. Potrebbero arrivare delle bollette di conguaglio ma solo in quei casi in cui l’importo pagato dall’utente è stato troppo alto o troppo basso, in base ai consumi effettivi. Non ci sono ulteriori casi in cui il proprio fornitore potrebbe emettere dei conguagli, in positivo o in negativo, per i suoi utenti.
Per verificare che l’importo pagato delle ultime bollette sia effettivamente in linea con quanto consumato è possibile consultare la sezione consumi della bolletta. In questa sezione, infatti, viene indicato sia il consumo effettivo (generalmente indicato come “lettura rilevata” del contatore) che il consumo stimato dal fornitore. Il dato del consumo stimato può poi essere confrontato con quello mostrato dal proprio contatore per verificare che tutto sia in ordine.
La presenza di discrepanze tra i dati stimati e quelli effettivi porterà all’emissione di un conguaglio in bolletta, in positivo o in negativo dipende dalla differenza tra i due dati. In ogni caso, quest’eventualità rappresenta l’unica reale situazione in cui è possibile ritrovarsi un conguaglio in bolletta che vada a riallineare il totale pagato con quanto è stato effettivamente consumato.
Come evitare dei maxi-conguagli per le bollette di luce e gas
Ci sono due metodi per evitare di dover fare i conti con maxi-conguagli in bolletta. Il primo è rappresentato dalla possibilità di comunicare l’autolettura del contatore al proprio fornitore in modo periodico e rispettando le date indicate in bolletta o nell’Area Clienti del sito del fornitore. Ad oggi, per via dei contatori telegestiti, è meno importante comunicare l’autolettura che, però, resta una pratica richiesta dai fornitori per quanto riguarda il gas naturale dove i consumi sono spesso irregolari (a causa dei riscaldamenti soprattutto) e più difficili da stimare.
Il secondo modo per evitare di dover pagare conguagli elevati in bolletta è rappresentato dalla riduzione del costo dell’energia fino al minimo possibile, considerando le attuali condizioni del mercato. In questo modo, anche se i consumi stimati dal fornitore dovessero essere molto inferiori rispetto ai consumi effettivi, l’importo complessivo del conguaglio (che viene calcolato come prodotto tra il totale dei consumi in eccesso non fatturati e il costo unitario dell’energia) sarà ridotto. Applicando questi due “trucchi” sarà possibile ridurre al minimo l’eventuale conguaglio presente in bolletta.
Come ridurre il costo dell’energia per ridurre i conguagli in bolletta
Per ridurre l’importo di un eventuale conguaglio in bolletta è necessario ridurre il costo unitario dell’energia, un dato espresso in €/kWh per l’energia elettrica e €/Smc per il gas naturale. Questo dato, spesso indicato anche come “corrispettivo” luce/gas, può essere legato all’andamento del mercato all’ingrosso (in questo caso si parla di tariffa indicizzata) oppure può essere bloccato (per almeno 12 mesi e stabilito dal fornitore). Nel mercato tutelato, invece, il costo dell’energia è stabilito da ARERA, l’Autorità italiana per l’energia, che aggiorna il prezzo ogni tre mesi per la luce e ogni mese per il gas.
Per tagliare il costo dell’energia è necessario puntare sulle tariffe più convenienti del Mercato Libero. Per individuare facilmente l’offerta giusta è possibile consultare il comparatore di SOStariffe.it per offerte luce e gas. Basterà inserire una stima del proprio consumo annuo, recuperando il dato dall’ultima bolletta, per accedere ad una panoramica completa delle tariffe più convenienti, ordinate in base alla spesa annuale stimata, dalla più bassa alla più alta.
Una volta scelta l’offerta da attivare, quindi, sarà possibile procedere con la sottoscrizione online, raggiungendo il sito del fornitore. Per completare quest’operazione è sufficiente avere a disposizione i dati anagrafici dell’intestatario ed i dati della fornitura (come il codice POD per la luce e il codice PDR per il gas, entrambi disponibili in bolletta). Per l’attivazione effettiva di una nuova tariffa sarà sufficiente attendere poche settimane. L’operazione è sempre gratuita ed avviene senza interruzioni della fornitura.