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Boeing investe 70 milioni di dollari in auto volanti, ma il 50% dei modelli è made in China

Boeing investe sulle auto volanti e guarda all’Asia

Le flying cars a decollo ed atterraggio verticali (eVTOL) stimolano ancora la nostra fantasia, ma in fondo non manca molto al loro lancio commerciale. Non è oggi, forse neanche domani, ma il mercato si fa dinamico e sono diverse le aziende che continuano a lavorare a nuovi progetti.

La Boeing ha annunciato un piano di investimenti sulle auto volanti eVTOL della sua filiale Wiskin Canada da 70 milioni di dollari.

Si tratta di una fetta di finanziamenti che il gigante dei cieli ha messo su l’Aerospace Development Center di Montreal, circa 175 milioni di dollari.

Wisk è la startup di mobilità aera avanzata e eVTOL su cui Boeing ha investito 450 milioni di dollari nel 2022 per lo sviluppo di air taxi a guida autonoma eVTOL a 4 posti, acquisendone la proprietà, che produce sia droni passeggeri e auto volanti.

La concorrenza di Cina, Giappone e Germania

Dopo il mercato americano, entro il 2030 l’obiettivo è posizionarsi in Asia, mercato su cui la concorrenza si fa già forte con i giapponesi di SkyDrive, i tedeschi di Volocopter e gli americani di Alef Aeronautics, sostenuti da SpaceX.

Cosa non facile, ovviamente, perché ci sono anche i cinesi di Xpeng, che hanno annunciato la prima flying car AeroHT entro il 2026. Il preordine è già partito e il prezzo si dovrebbe aggirare attorno ai 138 mila dollari.

Un mercato mondiale eVTOL in espansione, specialmente in Cina

Secondo stime Morgan Stanley, il mercato mondiale eVTOL potrebbe raggiungere il valore di 1,5 trilioni di dollari all’anno entro il 2040, grazie agli impieghi in settori strategici come la logistica, l’aviazione, i servizi di emergenza, l’agricoltura, il turismo e le operazioni di sicurezza.

Stando all’analisi di China Merchants Securities, il maggior numero di modelli di auto volanti eVTOL l’ha annunciato la Cina, circa il 50% del totale al mondo, seguita dagli Stati Uniti, con il 18%, e dalla Germania, con l’8%.

In Cina questo mercato è già in rapida crescita e i ricavi del 2023 si sono attestati a 980 milioni di yuan (+77% su base annua). Solo nell’area metropolitana di Guangzhou operano più di 300 aziende, con una proiezione al 2040 di 10 miliardi di yuan di giro di affari.

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