il dibattito

Bloomberg: “Sbloccato progetto da 1,5 miliardi di euro tra Governo e Starlink”. Ma Palazzo Chigi smentisce e Musk si dice “pronto”. L’eurodeputato francese Grudler: “Un errore. Entro l’anno al via GovSatCom (con ruolo chiave Italia)

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In cosa consiste il progetto, previsto nell’articolo 25 del disegno di legge sulla Space Economy? Il PD: "Siamo di fronte a notizie inquietanti ed è necessario che il governo venga al più presto in Parlamento a chiarire le scelte che vengono fatte riguardo temi così delicati".

La visita lampo di Giorgia Meloni a Mar-a-lago, in Florida, dal futuro presidente degli USA Donald Trump avrebbe sbloccato anche la trattativa tra il Governo e SpaceX-Starlink, come riportato da Bloomberg, per realizzare in Italia il più grande progetto europeo di telecomunicazioni via satellite. Ma Palazzo Chigi ha smentito. Ecco la nota.

Palazzo Chigi: “Nessun contratto né accordi con SpaceX”

La Presidenza del Consiglio smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati. La stessa Presidenza del Consiglio smentisce ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l’incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump“.

Musk: “Pronto”

Musk si dice pronto a fornire all’Italia la connettività più sicura e all’avanguardia. Ecco il suo tweet:

Il sostegno di Salvini al progetto del Governo

La cifra del progetto riportata sin nel titolo da Bloomberg1,5 miliardi di euro, non è nuova a Key4biz, l’abbiamo riportata in quest’articolo del 18 ottobre 2024.

Articolo di Key4biz del 18 ottobre 2024

La nostra testata è stata la prima a svelare questo progetto, il 20 giugno 2024, contenuto nell’articolo 25 del disegno di legge sulla Space Economy. E la cifra del progetto l’abbiamo detta anche a Report RAI3 durante un’intervista da noi rilasciata alla vigilia di Natale, la puntata dovrebbe andare in onda a fine mese.

In cosa consiste il progetto, previsto nell’articolo 25 del disegno di legge sulla Space Economy? 

Creare per 5 anni in affitto “una riserva di capacità trasmissiva via satellite nazionale attraverso satelliti geostazionari e costellazioni di satelliti in orbita bassa, gestiti esclusivamente da soggetti appartenenti all’Unione Europea o all’Alleanza atlantica”. In sostanza, si vuole creare una rete di connettività alternativa per le comunicazioni governative, militari e Istituzionali da usare in situazioni critiche o di indisponibilità delle principali dorsali di interconnessione delle reti terrestri: un piano B con velocità di trasmissione adeguata alle comunicazioni tra nodi di rete strategici per applicazioni di natura governativa o di interesse nazionale, incluse le funzionalità e le comunicazioni del cloud. nazionale.

Vedremo anche quali saranno gli emendamenti dell’opposizione all’articolo 25. Come risulta a Key4biz, il PD proporrà tra le modifiche quella di realizzare con i cavi sottomarini questo back up delle reti tradizionali di telecomunicazioni.

Schlein (PD): “Meloni riferisca in Parlamento. L’Italia non si svende”

“Non pensi di cavarsela con qualche riga affidata alle agenzie di stampa e ai giornali amici. Giorgia Meloni e il suo governo vengano immediatamente a riferire in Parlamento sulle trattative con Musk. Se 1.5 miliardi di soldi degli italiani per portare i satelliti del miliardario americano nel nostro Paese è il prezzo che dobbiamo pagare per la sua amicizia noi non ci stiamo, l’Italia non si svende”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein“.

Nicita (Pd): “Altro che sovranità digitale, è schiavismo” 

Nel frattempo, va all’attacco il vicepresidente dei senatori del PD Antonio Nicita.

“Alcune autorevoli fonti di stampa rivelano la possibile conclusione di un contratto quinquennale di 1,5 miliardi di euro a favore di Musk e della sua SpaceX-Starlink per una serie di servizi di telecomunicazione non meglio identificati a favore del Governo. Si tratta di una cifra di fondi pubblici enorme, equivalente a quella impegnata negli investimenti a banda ultra larga nel PNRR, regalata a una società satellitare le cui performance sono inferiori ai target europei fissati al 2030. Si menzionano inoltre servizi di crittografia delle comunicazioni del Governo e di applicazioni militari, cioè di servizi assai sensibili per la sicurezza nazionale e per la sovranità digitale dei dati che, in ogni caso, possono essere tranquillamente offerti da imprese italiane ed europee. Anzi, l’Italia potrebbe ben aggiungere ulteriori fondi per finanziare la concorrente europea pubblica di Starlink, denominata Iris2. Peraltro sembrerebbe che tale ipotetico accordo Meloni-Musk sarebbe stato sbloccato nell’incontro Meloni-Trump. Tutto questo appare gravissimo: regali di soldi pubblici, su un settore molto competitivo in Italia e per applicazioni sensibili per la sicurezza, ad un soggetto come Musk, legato alla nuova amministrazione Trump e campione della nuova destra internazionale anti-europea. Il PD ha già denunciato da tempo il rischio di regali a Musk e chiede nuovamente di riferire immediatamente alle Camere. Agiremo in ogni sede per tutelare gli investimenti e i finanziamenti pubblici, la concorrenzialità nel mercato telco, la cybersicurezza, la sovranità digitale dei dati. L’Italia non è in svendita e non regala fondi pubblici ai miliardari amici della nuova internazionale di destra. Altro che sovranismo, questo è schiavismo verso il potente di turno con i soldi degli italiani”.

Casu (PD): “Italia non è colonia, serve chiarimento in Parlamento”

“La nota di Palazzo Chigi smentisce la firma dell’accordo ma non l’obiettivo: dare 1,5 miliardi di soldi pubblici a Musk per consegnargli le chiavi della sicurezza strategica presente e futura del Paese. Dal 12 novembre abbiamo chiesto in aula Montecitorio un’informativa urgente della Presidente del Consiglio: Giorgia Meloni deve rispondere in Parlamento sulle trattative in corso con Elon Musk, le comunicazioni al riguardo non possono solo arrivare da oltreoceano come se fossimo una colonia”, così il deputato democratico Andrea Casu.

Boccia, Braga e Zingaretti (PD): “Governo riferisca al più presto in Parlamento”

“Siamo di fronte a notizie inquietanti ed è necessario che il governo venga al più presto in Parlamento a chiarire le scelte che vengono fatte riguardo temi così delicati”. Così i presidenti dei gruppi del Pd Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.

L’europarlamentare francese Grudler: “Perché firmare un accordo con Musk? se quest’anno il lancio del progetto europeo GovSatCom, con un centro in Italia nel Fucino”

L’eurodeputato francese Christophe Grudler ha commentato in modo critico il possibile accordo tra l’Italia e Musk. Di seguito il suo giudizio: “Se apprezzi il “Made in Italy” e il “Made in Europe”, non firmare un accordo satellitare con Elon Musk.

Sembra che l’Italia sia in trattativa con Starlink per fornire servizi di comunicazione satellitare alle sue forze di difesa.

Questo è un errore.

L’Italia svolge un ruolo chiave nel progetto europeo GovSatCom, che fornirà comunicazioni sicure (con un centro in Italia, al Fucino).

GovSatCom verrà lanciato entro la fine dell’anno. Firmare un contratto con Starlink ora è un errore strategico, poiché presto avremo i nostri servizi basati su fornitori europei, prima di passare ai nostri satelliti con IRIS² nel prossimo decennio.

Avere il controllo sulle tecnologie che utilizziamo è essenziale per mantenere i posti di lavoro in Europa e garantire l’indipendenza”.

Per saperne di più sul progetto europeo GovSatCom

SpaceX-Starlink. Come funziona? Lo spiega il collaboratore italiano di Musk, Andrea Stroppa

Il collaboratore di Musk Andrea Stroppa ha realizzato il seguente “vademecum”:

Ma è sicuro? Sì, è molto sicuro. Utilizza i protocolli di crittografia più avanzata, modulazioni complesse di frequenze, un sistema dinamico dei satelliti per essere resistente ad attacchi, utilizza gli inter-satellite links. Mentre non ci sono notizie pubbliche di sabotaggi di reti satellitari a bassa orbita, sono numerosi i sabotaggi con grandi danni ai cavi. L’Ucraina dall’inizio della guerra non solo continua a utilizzarlo, ma ha aumentato il range dei servizi adottati, ultimo il direct-to-cell. Più volte il Governo ucraino ha ribadito pubblicamente che Starlink è stato vitale per la sicurezza del Paese.   

Ma che svendiamo i dati all’estero? No, esistono delle configurazioni che permettono di avere il pieno controllo dei dati e una completa sovranità sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista legale.    Tecnologia americana, sarebbe la prima volta… scandalo! No, tutti i sistemi di comunicazione nei paesi europei utilizzano tecnologie statunitensi. Dai sistemi operativi come Microsoft o iOS alle infrastrutture complesse. Pensiamo al Polo Strategico Nazionale, ovvero il cloud nazionale. L’infrastruttura è basata sui sistemi di Google, Microsoft e Oracle. Tutte aziende statunitensi.   
Dobbiamo avere il controllo delle aziende!  Le aziende di telecomunicazioni in Italia non sono più da anni a completo controllo pubblico, ma sono nelle mani di investitori finanziari stranieri.   

Usiamo il sistema Europeo!  Non esiste a oggi nessun sistema europeo. C’è il progetto IRIS2 con un costo di oltre 10 miliardi che sarà guidato da aziende francesi e tedesche con una compagine minoritaria italiana. Sarà operativo nel 2030 – se tutto andrà bene – con solo 270 satelliti che non saranno sufficienti per coprire il fabbisogno di un singolo stato di medie dimensioni. Starlink ha capacità di lancio di satelliti e ne ha oltre 7000 attivi e sta per lanciare la nuova generazione di satelliti ancora più potenti.   

Ok, però almeno facendo da soli risparmiamo!  No. Come riportano oggi diversi quotidiani il costo per fare da soli sarebbe di oltre 10 miliardi, escluso il lancio dei satelliti, capacità che oggi ha solo SpaceX. Sarebbe poi necessario un know-how che oggi in Europa non esiste. Servono almeno 8-10 anni per costruire un minisistema simile.   

Sì, però quelli di SpaceX e Musk sono dei pazzi!  Lavorano con il Pentagono, numerosi governi Nato e gestiscono missioni per NASA e ESA. Starlink è attivo in più di 110 paesi nel mondo. Hanno portato in orbita e salva sulla terra l’astronauta Cristoforetti, in un’altra missione l’astronauta dell’Aeronautica Militare italiana Walter Villadei. Recentemente hanno lanciato la missione Galileo per conto della Commissione Europea. Recentemente hanno salvato gli astronauti bloccati per colpa di problemi tecnici al sistema spaziale della Boeing. La leadership di SpaceX è formata da numerosi veterani americani.   

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