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Blockchain, il suo utilizzo nei Media e nell’Advertising

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La blockchian consente ad esempio di condividere i contenuti in una catena di nodi e di concludere in pochi step l’acquisti sicuri.

La blockchain è la tecnologia alla base delle criptovalute come il bitcoin; di fatto, è come un enorme foglio excel che funziona su un network decentrato di nodi fra loro connessi. Questa struttura consente di trasmettere e aggiungere nella catena di nodi un’enorme quantità di dati, senza problemi di sicurezza, visto che la blockchain è immodificabile. I dati immgazzinati nella blockchain non possono essere distrutti da un singolo e nemmeno da un’entità esterna ad essa.

La blockhain, scrive il sito specializzato digiday.com è cosa diversa dai bitcoin. La blockchain che gestisce i bitcoin è stata realizzata espressamente a questo scopo. Se la blockchain per i bitcoin è garanzia di anonimato per chi la usa, lo stesso non vale per altri tipi di blockchain, così gli utenti della catena possono sempre condividere con gli altri la provenienza dei dati immessi a garanzia del rapporto fiduciario dei diversi partecipanti.

Utilizzo della blockchain nei Media

  • Monetizzazione: questa settimana la piattaforma di distribuzione di contenuti Decent ha annu8nciato il lancio di Publiq, un sistema di rewarding che consente a scrittori e creatori di contenuti di distribuire il content sulla blockchain e di essere pagati in real time.
  • Advanced Tv: una nuova tecnologia realizzata dalla divisione advertising di Comcast consente ai brand di acquistare pubblicità televisiva e Tv via Ott utilizzando la blockchain. Il gruppo, che ha messo insieme Disney, Altice USA, la britannica Channel 4 e il TG1 in Italia, prevede per il 2018 di consentire a pubblicitari, editori e ideatori di programmi di condividere dati senza l’obbligo di immagazzinarli un un luogo specifico. In questo modo, un inserzionista pubblicitario potrà utilizzare i dati provenienti da un produttore come Hulu per comprendere in che modo profilare i suoi acquisti di spazi pubblicitari senza doversi procacciare i dati da sola.
  • Frodi: a giugno MetaX e la Data & Marketing Association hanno lanciato adChain, un protocollo aperto sulla blockchain Ethereum che tagga una pubblicità online e ne segue il corso nella rete per vedere chi ne fruisce, capire chi l’ha vista e quali sono state le azioni successive. Come nel caso di Comcast, il protocollo è aperto a diversi soggetti nella catena del valore della pubblicità, dall’agenzia all’editore all0’inserzionista, in grado di lavorare contemporaneamente sui dati raccolti ma in maniera autonoma l’uno dall’altro.
  • MetaX utilizza inoltre un registro adChain in collaborazione con DMA e ConsenSys basato sull’uso della criptovaluta adToken che incentiva le persone a esprimere un giudizio sull’affidabilità degli editori per creare così una ista di quelli affidabili, consentendo così ai brand spendere soldi soltanto con gli editori che sono rientrati nella rosa degli affidabili.

adToken (via MetaX)

  • Ad buying: Il New York Interactive Advertising Exchange, un marketplace per l’acquisto e la vendita di pubblicità, sarà lanciato quest’anno in collaborazione con il Nasdaq. L’idea è quella di rendere automatica l’esecuzione dei contratti fino a quando le condizioni pattuite saranno state rispettate. In fase di lancio il marketplace, destinato a brand e editori, sarà riservato alle pubblicità in digitale.

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