Gli investimenti mondiali in soluzioni blockchain supereranno i 15,9 miliardi di dollari entro il 2023, con un tasso di crescita annuo (Carg) che viaggerà oltre il 60%. Secondo le stime del “Worldwide semiannual blockchain spending guide”, nel nuovo aggiornamento IDC, nel 2019 la spesa in questa tecnologia sarà pari a 2,7 miliardi di dollari, con un incremento straordinario dell’80% su base annua.
A livello geografico, gli investimenti negli Stati Uniti raggiungeranno la cifra di 1,1 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno, il doppio di quello relativo all’Europa, che dovrebbe toccare i 660 milioni di dollari, e quattro volte più grande di quello della Cina, che potrebbe arrivare a 304 milioni di dollari (83 milioni nel 2017 e 1,42 miliardi di dollari stimati per il biennio 2022-2023).
Il 70% degli investimenti riguarderà i servizi business e IT, seguiti dal settore delle piattaforme software. Nello specifico, il 30% della spesa sarà destinato alle applicazioni banking, il 20% all’industria manifatturiera, con a seguire i servizi, retail e le utilities.
L’affermazione delle soluzioni blockchain è legata ad alcune caratteristiche tipiche di questa tecnologia, tra cui: integrità del dato, sicurezza del metodo di condivisione, certezza dei passaggi, disintermediazione.
Proprietà dell’innovazione queste che garantiscono, ad esempio, in ambito sanitario la possibilità di gestire l’enorme mole di dati raccolti e archiviati relativi ai pazienti, provenienti dalle cartelle cliniche elettroniche, dai device medicali indossabili, dai dispositivi personali del paziente.
Altri utilizzi molto promettenti sono quelli previsti nelle attività di registrazione dei marchi, o relativi alla tutela del diritto d’autore, ma anche nell’industria della moda e agroalimentare, con la possibilità di tracciare il prodotto con precisione lungo tutta la filiera di produzione e distribuzione, fin alla vendita, contrastando così fenomeni criminali molto diffusi, come frodi e contraffazione (vedi la contraffazione del Made in Italy), aumentando così il livello di sicurezza sia per il produttore, sia per il consumatore finale.
Nel primo semestre dell’anno in corso, su stime Statista, gli investimenti in startup della blockchain sono stati pari a 783 milioni di dollari a livello globale.
Secondo una ricerca condotta da IPlytics, infine, nel 2018 sono state presentate 4.673 domande per brevetti blockchain. Nel 2013 sono state appena 72.