Pubblicato oggi dal Ministero dello Sviluppo economico l’avviso pubblico per la selezione di 30 componenti del gruppo di esperti di alto livello, che avrà il compito di individuare una “strategia nazionale sulle tecnologie basate su registri distribuiti e blockchain”.
Le manifestazioni di interesse dovranno essere presentate entro il 28 ottobre.
la Strategia Nazionale Blockchain, una volta elaborata, sarà successivamente sottoposta a consultazione pubblica.
Quella della blockchain è una priorità per il Paese, l’ha detto più volte il Ministro dello Sviluppo economico e del lavoro, Luigi Di Maio. L’ha fatto anche ieri da Bruxelles, dove si era recato per formalizzare l’entrata dell’Italia nella “European Blockchain partnership”, affermando che “le tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale e la Blockchain sono destinate a cambiare radicalmente le nostre vite, la società nella quale viviamo e il tessuto economico e produttivo del Paese. Dobbiamo decidere da che parte stare: se continuare a seguire i processi di sviluppo che si realizzano a livello globale o essere parte del cambiamento provando a governare questi processi con strategie nazionali ben delineate, che valorizzino le eccellenze del nostro Paese, anche nel settore della tecnologia”.
Dopo l’adesione del nostro Paese alla partnership europea sulla blockchain, il Ministero dello Sviluppo economico (Mise) dovrà compiere ulteriori passi in avanti per promuovere e realizzare l’economia digitale sul territorio nazionale.
Uno di questi è certamente far conoscere, approfondire e affrontare il tema delle distributed ledger technologies (Dlt) e della blockchain, nonché aumentare gli investimenti pubblici e privati in tale direzione e nelle tecnologie strettamente connesse alle stesse, come già espresso nelle linee programmatiche presentate dal Ministro.
Per questo il Ministero ha definito come “priorità fondamentale” l’adozione di una strategia nazionale per le DLT e la blockchain, da elaborare avvalendosi di un gruppo di esperti con il compito di approfondire policy e strumenti sui diversi temi connessi allo sviluppo delle stesse, soffermandosi in particolare su una serie di obiettivi di massima rilevanza.
Ad esempio, è conveniente partire da iniziative private già esistenti a livello nazionale, monitorandone sviluppi e ricadute socio-economiche, e risulta vantaggioso individuare use case relativi all’utilizzo delle DLT nel settore pubblico al fine di promuoverne la diffusione.
Altrettanto fondamentale è approfondire le condizioni necessarie per promuovere la ricerca, lo sviluppo, l’impiego, l’adozione ed il mantenimento del carattere decentralizzato delle DLT e in particolare della Blockchain in modo da incrementarne e accelerarne la diffusione nei servizi pubblici e privati.
In quest’ottica, il Mise raccomanda anche di elaborare gli strumenti necessari per creare e favorire le condizioni economiche, politiche e regolatorie affinché cittadini e imprese, in particolare PMI e start-up, possano beneficiare del potenziale rappresentato dalle funzionalità di queste tecnologie; e di sviluppare ulteriori strumenti tecnici e normativi volti a diffondere l’applicazione degli smart contract.
Il Gruppo di esperti che dovrà lavorare sulla blockchain sarà presieduto dal Ministro e si comporrà di 30 elementi, di cui 10 selezionati tra gli imprenditori e le associazioni di categoria che abbiano avuto esperienza nel settore Dlt e blockchain, altri 10 da centri di ricerca, PA e mondo accademico, ulteriori 10 tra organizzazioni sindacali, del terzo settore, dei consumatori e in generale, della società civile.
Per quanto riguarda i tempi, il Mise ha stabilito orientativamente una roadmap: tra ottobre e novembre 2018 ci sarà la selezione finale dei componenti e quindi la prima riunione di coordinamento del Gruppo; la definizione della strategia nazionale per la blockchain, preventivamente sottoposta a consultazione pubblica, si avrà indicativamente entro marzo 2019.