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Blockchain, cybercrime e Cloud: 3 priorità delle banche nel 2017

Gli ultimi 12 mesi sono stati un periodo di grossi cambiamenti tecnologici nel settore bancario nel Regno Unito, con il lancio sul mercato di nuovi player, le cosiddette banche digitali, e lo sviluppo di sistemi basati sulla blockchain, senza dimenticare il ruolo crescente del Cloud e la crescente minaccia alla cybersecurity.

Blockchain in progresso

Nel 2016 l’interesse del settore bancario per la blockchain è cresciuto costantemente, con il lancio dei primi progetti pilota da parte di grandi gruppi come la Banca Centrale di Scozia, Barclays e Santander. Le prime applicazioni realizzate riguardano ad esempio sistemi di pagamento internazionale. E’ pur vero che ci vorranno anni prima che la blockchain si affermi come sistema generalizzato per un uso massivo da parte del grande pubblico, ma l’interesse e le prospettive di crescita per la blockchain sono più che buone.

Secondo stime di IDC, la prima ondata di sistemi blockchain passera attraverso una fase di test a quella operativa nel corso del 2017 per concretizzarsi definitivamente nel 2018.

Il settore bancario è ancora largamente basato sull’utilizzo della carta, per questo secondo IDC è un buon candidato per l’applicazione della blockchain in diversi ambiti finanziari. Sul fronte dei vendor, IBM e Microsoft stanno spingendo prodotti e servizi blockchain in ambito finanziario.

IBM sta sviluppando tecnologie blockchain nell’ambito del progetto open source Hyperledger.  Capgemini e CGI, dal canto loro, hanno costituito gruppi di lavoro e team di consulenti concentrati su questo tema.

Attacchi devastanti

Il cybercrime, dopo la blockchain, è stato l’altro grande tema del settore bancario nel 2016. Uno degli attacchi hacker più pesanti dell’anno passato è stato il furto di 81 milioni di dollari alla Banca Centrale del Bangladesh con trasferimenti attraverso il network internazionale SWIFT. Nel Regno Unito, a novembre la Tesco Bank è stata derubata di 2,5 milioni di sterline, su 9mila conti correnti dei suoi clienti.  Un maxi furto online, sulle cui cause e modalità non si è riusciti a fare luce, gettando l’intero settore nel panico per la vulnerabilità del sistema.

Ovviamente, fra le priorità del settore bancario c’è la necessità di creare sistemi a prova di hacker, in grado di prevenire blitz criminali in rete.

Cloud in salita

Il Cloud, infine, ha ottenuto buoni risultati nell’arena bancaria, soprattutto se si pensa alla natura strettamente regolamentata del settore. Se è vero che lo sviluppo e l’innovazione gestionale delle infrastrutture bancarie resta legato al modello tecnologico della “legacy”, il contributo del Cloud sarà fondamentale per sviluppare nuovi servizi digitali più rapidamente, allo scopo di fare concorrenza con il settore Fintech.

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