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Blockchain, consolidamento in vista nel 2017

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La nuova tecnologia continua il suo percorso di consolidamento non solo nel settore bancario.

Cresce l’interesse per la blockchain, una tecnologia sempre più popolare non solo nel settore bancario ma anche in quello aziendale. Il segno che il 2016 è stato l’anno della blockchain arriva dagli investimenti consistenti per il suo sviluppo, pari a 300 milioni di dollari nel primo semestre dell’anno. Ma come sarà il 2017 per la blockchain? Ecco le previsioni del sito specializzato jaxenter.com

Se all’inizio del 2016 la blockchain era una tecnologia futuribile ma ancora acerba, nel giro di pochi mesi le cose sono cambiate con un fiorire di nuovi consorzi e iniziative per lo sviluppo di questa tecnologia, che ora la società di analisi Gartner mette in cima ai trend tecnologici del 2017, con un potenziale dirompente trasversale per tutte le industry (non solo banche e finanza).

La blockchain e il concetto di rete distribuita sotteso a questa nuova tecnologia, secondo Gartner, stanno prendendo sempre più piede e promettono di trasformare i modelli operativi di diverse industry, tra cui ad esempio quella della distribuzione musicale, quella della verifica dell’identità digitale e del registro titoli. La blockchain promette di portare la fiducia in ambienti di business dove la fiducia è un elemento fondamentale, ma carente, riducendo così il rischio di frizioni fra diversi soggetti della stessa catena di business fornendo accesso trasparente alle informazioni che riguardano diversi soggetti di una stessa catena.

La maggior parte dei progetti che riguardano lo sviluppo della blockchain sono in fase alfa o beta di test, in rampa di lancio per l’avvio ufficiale.

Secondo Goldman Sachs, la blockchain ha “la potenzialità di cambiare più o meno tutto”. Le sue potenzialità rivoluzionarie, secondo alcuni esperti, sono paragonabili addirittura a quelle di Internet. Secondo un report del mese di agosto del World Economic Forum, la blockchain avrà un ruolo centrale nel sistema finanziario globale. Insomma, la tecnologia alla base del bitcoin diventerà il cuore pulsante dell’industria finanziaria, secondo Giancarlo Bruno, responsabile financial services industries del World Economic Forum.

A ottobre la giapponese Fujitsu ha annunciato le prime sperimentazioni su due nuove tecnologie basate sulla blockchain, destinate a “gestire in modo sicuro i dati sensibili fra molteplici organizzazioni”.  

Nel dettaglio, si tratta da un lato di una nuova tecnologia che restringe le transazioni all’interno della catena in base a policy prestabilite per restringere il trading fra soggetti diversi, limitando i privilegi degli utenti; dall’altro, di un sistema di crittografia che permette soltanto alle parti rilevanti che detengono molteplici chiavi distribuite di accedere in modo sicuro alle informazioni immagazzinate nella blockchain.

Si tratta di due nuove tecnologie che impediscono l’abuso delle chiavi di accesso alla catena e consentono invece di sviluppare dei flussi documentali basati su decisioni collettive e limitate a poche specifiche organizzazioni.

 

Intanto, negli Usa anche la Federal Reserve dà il suo placet alla blockchain, che potrebbe ridurre di molto i costi associati alla compliance del Bank Secrecy Act, a condizione che il sistema sia davvero sicuro per i dati registrati all’interno della catena.

Secondo una ricerca commissionata da SIX Securities Services, più di tre istituti finanziari su quattro stanno già sperimentando la blockchain e un istituto su 5 ha già un progetto pilota su un prodotto o un servizio specifico. Anche il 2017 sarà un anno di grandi aspettative per lo sviluppo della blockchain.

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