Annunciato ieri dalla Commissione europea un nuovo programma per il digitale (“New Digital Europe programme“) e relativa proposta di budget per 9,2 miliardi di euro a sostegno dei progetti di promozione della trasformazione digitale (DX).
Il Nuovo programma potrebbe essere costruito a partire da 5 punti chiave evidenziati dal direttore generale DG Connect della Commissione, Roberto Viola, e sintetizzati in un tweet di ieri: High-Performance Computing (HPC), cybersecurity, intelligenza artificiale (artificial intelligence o AI), competenze digitali (digital skills), progetti a larga scala.
Obiettivo finale, ha chiarito il direttore DG Connect, è far funzionare il meccanismo in modalità “one-stop-shop”, cioè offrendo la possibilità di visitare un solo negozio dove trovare tutto quanto occorre di una certa gamma di bisogni, sia individuali, sia famigliari.
Il programma è considerato da Bruxelles una priorità per il periodo di tempo 2021-2027 e tra i focus indicati c’è l’intelligenza artificiale, su cui l’Unione europea (Ue) punta con decisione e senza la quale sarebbe inutile parlare di trasformazione digitale.
Viola suggerisce inoltre la creazione di una rete di Digital Innovation hubs in tutta Europa per promuovere e facilitare l’accesso dei cittadini alle tecnologie digitali e alle competenze/abilità necessarie, a cui affiancare la realizzazione di una rete di infrastrutture dedicate all’innovazione digitale, più una rete di centri per diffondere la cultura digitale e le nuove competenze.
Puntare sulle digital skills è una strada obbligata: 169 milioni di cittadini europei tra i 16 ed i 74 anni se ne sono praticamente sprovvisti, parliamo del 44% della popolazione totale, senza considerare che in futuro 9 posti di lavoro su 10 richiederanno alti livelli di digital skills.
Nel complesso, la Commissione propone un bilancio a lungo termine di 1.135 miliardi di euro in impegni per il periodo 2021-2027, pari all’1,11% del reddito nazionale lordo dell’Ue a 27.