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Bilancio Ue: 500 miliardi per contrastare la crisi climatica. Von der Leyen: “Virus occasione per realizzare transizione verde e digitale”

È il più ambizioso dei bilanci dell’Unione europea a lungo termine, quello approvato ieri dalla Commissione, frutto dell’accordo raggiunto tra Parlamento e Stati membri dell’Unione sul quadro finanziario pluriennale (o Qfp).

Un pacchetto da 1.800 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, in cui è contenuta anche la dotazione finanziaria del piano NextGenerationEU, lo strumento ideato da Bruxelles per sostenere la ripresa e rilanciare l’economia.

Transizione digitale e verde per il rilancio dell’economia Ue

Ripresa e rilancio post pandemia di Coronavirus che dovranno essere sostenibili a livello ambientale, guidate da due principi chiari, secondo la Commissione: il digitale e l decarbonizzazione.

Il nostro piano di ripresa ci aiuterà a trasformare la sfida della pandemia in un’opportunità di ripresa alimentata dalla transizione verde e digitale”, ha dichiarato la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen.

Più del 50% del bilancio andrà a sostenere la modernizzazione, grazie alle politiche in materia di ricerca e innovazione finanziate tramite il programma Orizzonte Europa.

Cambiamenti climatici e nuovi dispositivi

Al centro dell’azione della Commissione ci sono sempre la transizione climatica e digitale, che dovranno essere eque e inclusive, da realizzare attraverso il Fondo per una transizione giusta e il programma Europa digitale.

Previsti anche due nuove dispositivi: uno per la ripresa e la resilienza, “rescEU”, e uno per la salute, “EU4Health”.

All’azione di contrasto ai cambiamenti climatici andrà il 30% della dotazione finanziaria complessiva, con particolare attenzione alla protezione della biodiversità e alla parità di genere.

Un pacchetto ambizioso, che ha e avrà sempre più, ovviamente, bisogno di raccogliere nuove risorse finanziarie.

Strumenti finanziari e prossimi passi

La Commissione ha presentato diverse soluzioni, tra cui un meccanismo di adeguamento delle emissioni di CO2 alle frontiere e un prelievo sul digitale entro giugno 2021, in vista della loro introduzione entro il 1º gennaio 2023.

Sarà riesaminato inoltre il sistema di scambio delle quote di emissione dell’Unione nella primavera 2021, eventualmente estendendolo al trasporto aereo e marittimo e sarà proposta una risorsa propria basata su tale sistema entro giugno 2021.

Entro il 2024, infine, sarà presentata la proposta di un’imposta sulle transazioni finanziarie, con l’aggiunta di un contributo finanziario collegato al settore societario, oppure una nuova base imponibile comune per l’imposta sulle società.

L’accordo sul bilancio e il regolamento del Qfp dovranno ora essere approvati formalmente dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Nel frattempo dovranno svolgersi i negoziati sul bilancio annuale per il 2021.

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