Presentato a stampa e a cittadini “Leonardo”, il supercomputer dell’Unione europea che sarà posizionato all’interno del Tecnopolo di Bologna. Una macchina per il supercalcolo da 240 milioni di euro, finanziata per metà da Bruxelles e per metà dal nostro Paese, che troverà impiego in diversi settori strategici.
La nuova macchina, grazie ad una potenza di calcolo di 270 petaflops, sarà in grado di elaborare i dati prodotti dai più importanti progetti internazionali ai quali partecipano l’Istituto nazionale di fisica nucleare e Istituto Nazionale di Astrofisica, come LHC, SKA e VIRGO, ma anche, tramite il consorzio Cineca, che ospiterà e gestirà il supercomputer, consentire studi nell’ambito dell’intelligenza artificiale, della robotica, della farmacologia, dei nuovi materiali e molto altro.
Basti pensare che i supercomputer, impiegati nell’industria automotive, permetteranno di ridurre i cicli di produzione delle automobili da 60 a 24 mesi.
L’iniziativa, organizzata dal Cineca nell’ambito della Notte europea dei ricercatori, è stata inserita nell’evento dal titolo “Leonardo Exascale una nuova risorsa per la ricerca e la società, a 50 anni dalla nascita del supercalcolo in Italia”, svoltosi nel centro di Bologna.
In quanto paese ospitante, l’Italia avrà diritto ad utilizzare la metà della potenza di calcolo generata dalla macchina, che potrà quindi essere messa a disposizione degli istituti di ricerca, delle università, ma anche delle aziende nazionali; la parte restante, invece, verrà utilizzata dai Paesi partecipanti alla Joint Undertaking di EuroHPC.
“Con la prossima installazione del supercomputer Leonardo al Tecnopolo di Bologna che prenderà parte all’iniziativa, la nostra regione diventa sempre più piattaforma e hub internazionale per lo studio e le applicazioni su big data e intelligenza artificiale, confermandosi vera e propria Data Valley europea e aprendosi a nuove opportunità di sviluppo nel campo industriale, della ricerca, della scienza della vita e della lotta ai cambiamenti climatici”, ha dichiarato in una nota Patrizio Bianchi, Assessore regionale all’Università e Ricerca.
“Leonardo” è uno degli otto supercomputer pre-exascale che formeranno la rete di calcolo europea ad alte prestazioni EuroHPC.
Il progetto candidato dal Cineca, si legge sul sito della Regione Emilia Romagna, è stato scelto come progetto italiano da EuroHPC Joint Undertaking, l’impresa comune europea che acquisirà, creerà e implementerà in tutta Europa un’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni (HPC) all’avanguardia e sosterrà anche un programma di ricerca e innovazione per sviluppare le tecnologie e le macchine (hardware), nonché le applicazioni (software) destinate ai supercomputer.
Il contributo della Ue a EuroHPC ammonta a circa 486 milioni di euro nell’ambito del quadro finanziario pluriennale attuale, ma si prevede che entro il 2020 sarà investito in totale un miliardo di euro circa di finanziamenti pubblici, cui andranno ad aggiungersi contributi in natura da parte di privati aderenti all’iniziativa.