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Biden annuncia nuove regole sull’AI. Impediranno al Pentagono e all’intelligence di utilizzare la tecnologia in modo non “responsabile”

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato nuove regole che disciplinano l’uso dell’intelligenza artificiale che impediranno al Pentagono e alle comunità di intelligence di utilizzare la tecnologia in modi che non “siano in linea con i valori democratici”.

Biden pubblicherà le nuove linee guida in un memorandum sulla sicurezza nazionale che è previsto firmare giovedì. Si tratta della prima direttiva che illustra come l’apparato di sicurezza nazionale degli Stati Uniti dovrebbe utilizzare l’intelligenza artificiale e mira a dare l’esempio ad altri governi che cercano di utilizzare ed espandere la tecnologia in modo responsabile, hanno detto i funzionari.

Hanno aggiunto che le nuove regole sono state progettate per incoraggiare l’uso e l’esperimento con l’AI, garantendo nel contempo che le agenzie governative non la impieghino per attività che potrebbero, ad esempio, violare il diritto alla libertà di parola o aggirare i controlli sulle armi nucleari.

“Il nostro memorandum indica il primo quadro governativo su impegno nella gestione del rischio dell’IA… come astenersi dall’uso che si discosta dai valori fondamentali della nostra nazione, evitare pregiudizi e discriminazioni nocive, massimizzare la responsabilità, garantire un controllo umano efficace ed appropriato”, ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan in un discorso giovedì mattina.

Le linee guida non sono vincolanti legalmente e, se dovesse vincere le elezioni presidenziali del prossimo mese, Donald Trump potrebbe scegliere di non promulgarle. La vicepresidente Kamala Harris ha svolto un ruolo chiave nella definizione degli sforzi dell’amministrazione Biden sull’IA e ci si aspetta che si concentri sulle tecnologie emergenti se verrà eletta.

La direttiva è l’ultimo sforzo dell’amministrazione Biden per cercare di favorire l’uso dell’IA mentre gli Stati Uniti cercano di competere con la Cina, rispondendo contemporaneamente alle preoccupazioni sull’eventuale abuso della tecnologia.

Le regole si concentrano sulle applicazioni di sicurezza nazionale dell’AI, come nella cybersecurity, controspionaggio, logistica e altre attività che supportano le operazioni militari.

Gli Stati Uniti hanno adottato una serie di misure nel tentativo di mantenere un vantaggio strategico sulla tecnologia, inclusa l’emissione di controlli sulle esportazioni mirati a rallentare lo sviluppo avanzato dell’IA da parte della Cina.

L’anno scorso Biden ha firmato un’ampia ordine esecutivo che ha costretto le aziende private, i cui modelli di AI potrebbero minacciare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, a condividere informazioni sulla sicurezza con il governo statunitense.

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Intelligenza Artificiale: alleanza tra Università di Pisa e OpenAI

L’Università di Pisa ha annunciato una collaborazione pionieristica con OpenAI, diventando la prima università in Italia a integrare ChatGPT Edu, la versione educativa della tecnologia di OpenAI, nelle sue attività didattiche, di ricerca e amministrative.

Questa collaborazione nasce dopo un utilizzo di oltre un anno della tecnologia di OpenAI da parte dell’ateneo, che ha sfruttato l’API di ChatGPT per sviluppare il sistema open-source Oraculum/Sibylla, progettato per fornire informazioni accurate sulle normative universitarie in più lingue.

Attraverso questa alleanza, l’Università di Pisa sperimenterà nuove funzionalità di AI nel contesto educativo, collaborando con prestigiose università internazionali come Harvard e Oxford.

L’obiettivo è creare un ambiente di apprendimento più personalizzato per studenti e docenti e sviluppare strumenti innovativi basati sull’AI. Uno dei progetti centrali sarà il GoodAI-Labs, un laboratorio multidisciplinare dedicato allo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale trasparenti e sicuri, finanziato dal PNRR.

La collaborazione si inserisce in un contesto più ampio di trasformazione digitale e punta a migliorare non solo la didattica ma anche l’efficienza delle attività amministrative. Secondo Leah Belsky di OpenAI, questa partnership rappresenta un passo significativo verso l’integrazione dell’AI nell’istruzione superiore, migliorando l’esperienza formativa e favorendo la ricerca avanzata.

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