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Benedetto Levi (iliad): “Investiti 3 miliardi di euro per potenziare l’infrastruttura AI europea”

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L’intervista a Benedetto Levi, Amministratore Delegato di iliad Italia, sui temi strategici del consolidamento, delle frequenze e degli investimenti, in particolare sull’intelligenza artificiale.

In iliad abbiamo un punto di vista particolare sull’equilibrio tra Stato e mercato, che nasce da una prospettiva di mercato da ultimo arrivato e challenger. Crediamo che un modello efficace preveda che l’intervento statale non sostituisca le dinamiche concorrenziali, ma le sostenga con delle politiche pubbliche che risolvono le criticità di sistema, accelerando i processi e rendendo più efficienti gli investimenti degli operatori”, ha dichiarato Benedetto Levi, Amministratore Delegato di iliad Italia nell’Intervista “The Future of Telecommunications: Striking the Right Balance Between the State and a Competitive Free Market in the Age of AI” del direttore di Key4biz, Luigi Garofalo, in occasione della settima edizione della Conferenza “Telecommunications of the Future” promossa dal CNIT e organizzata dal nostro editore Supercom, di cui Key4biz è tra i media partner.

Se pensiamo alle frequenze, in iliad siamo favorevoli a modalità di assegnazione meno onerose, che privilegino gli impegni di investimento, come già avvenuto in Germania, dove il regolatore ha deciso di estendere la durata di alcune frequenze mobili agli operatori storici per 5 anni, in cambio di stringenti obblighi di copertura e apertura alla concorrenza. Allo stesso tempo, l’intervento pubblico non deve impattare le dinamiche concorrenziali. Per questo, eventuali proroghe del pacchetto 4G in scadenza nel 2029 devono necessariamente prevedere misure per eliminare l’attuale asimmetria in termini di dotazioni frequenziali tra i vari operatori mobili sul mercato”.

Sul fronte dei prezzi nel mercato delle tlc, lo Stato potrebbe intervenire con un approccio di “manutenzione del perimetro di mercato”, ossia con meccanismi fatti di incentivi e disincentivi con l’obiettivo di stimolare i comportamenti considerati virtuosi per il mercato e per il Sistema Paese e prevenire distorsioni sistemiche. In questo modo si supporterebbe la crescita sostenibile del settore senza comprimere la libertà di fissare i prezzi”.

liad è l’unico operatore nella storia delle telco italiane che non ha mai venduto il 5G a meno di 9.99€”, ha ricordato Levi.

Sul consolidamento, Levi non ha commentato “operazioni specifiche che riguardano altre aziende”, precisando che “in generale, sul consolidamento, ribadisco che riteniamo che il consolidamento porterebbe grandi benefici a tutto il settore, a tutto il sistema Paese, e siamo pronti a giocare la nostra parte”.

Sull’intelligenza artificiale, l’Amministratore Delegato di iliad Italia, ha affermato che è “fondamentale lavorare in una logica di ecosistema per favorire la crescita di piattaforme e servizi evoluti. L’unione degli sforzi, se ben strutturata, può rendere l’Italia, ma soprattutto l’Europa intera, più protagonista sulla scena internazionale, contribuendo a promuovere la competitività e la qualità dei servizi. Il Gruppo iliad vuole essere motore della trasformazione digitale europea, per accelerare il progresso tecnologico con connettività-AI-cloud. Abbiamo investito 3 miliardi di euro per potenziare l’infrastruttura AI europea, somma a cui si aggiungono i progetti di sviluppo di nuove tecnologie, per esempio in ambito cloud e data center, con un approccio aperto per rendere l’innovazione accessibile a tutti”.

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