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Batterie per auto elettriche, Berlino investirà 500 milioni in ricerca

Il Governo tedesco finanzierà una nuova struttura completamente dedicata alla ricerca, lo sviluppo e l’innovazione nel settore dei sistemi di accumulo per veicoli elettrici. L’annuncio è arrivato dal Ministro dell’Istruzione e la ricerca Anja Karliczek.

Lo scopo della misura è offrire alle imprese sul territorio nazionale il giusto know-hw per lo sviluppo delle batterie per auto elettriche e altri mezzi di trasporto alimentati da energia elettrica, ma non meno importante, in chiave di competitività internazionale, è il confronto con i grandi produttori asiatici che dominano il settore.

Il Ministro ha annunciato lo stanziamento di 500 milioni di euro per sostenere il settore della mobilità elettrica e la sua industria. A novembre dello scorso anno, il Ministro dell’Energia, Peter Altmaier, aveva annunciato un’altra misura a sostegno dell’eMobility con un pacchetto di finanziamenti di 1 miliardo di euro per tutte quelle imprese che avessero avuto intenzione di investire nelle gigafactory per le batteie al litio in Germania.

L’industria automobilistica tedesca non dovrebbe dipendere dai fornitori asiatici – ha affermato Karliczek in conferenza a Berlino – la nuova misura consentirà alla Germania non solo di ridurre questa dipendenza, ma di aumentare la propria competitività in questo settore per noi strategico”.

Per facilitare e favorire il trasferimento tecnologico all’interno del centro ci penserà il prestigioso Istituto Fraunhofer, mentre le prime imprese che hanno aderito all’iniziativa, secondo la Reuters, sono il Gruppo BMZ, Liacon Batteries, Customcells, EAS Batteries e TerraE.

Il sito dove sorgerà la struttura sarà reso noto a metà 2019.

Nel 2017, la Commissione europea aveva dato vita alla Battery Alliance, con l’obiettivo di costruire fino a 20 impianti di grandi dimensioni per realizzare batterie di nuova generazione entro il 2025. Al momento, stando a quanto riferisce l’agenzia, solo la svedese Northvolt ha accettato la sfida.

In Germania, invece, all’appello lanciato un paio di mesi fa dal Ministro Altmaier, per la Reuters, avrebbero aderito alcune aziende, tra cui Varta, BASF e la sussidiaria della Ford in Germania, la Ford-Werke.

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