Non tira una buona aria a Taegu, sede storica della Samsung. L’azienda coreana, infatti, sta vivendo un momento particolarmente complicato su più fronti, sia per motivi interni (e giudiziari) che sul versante commerciale. Tutto sembra essere cominciato con il flop delle vendite del Samsung Galaxy Note 7, e soprattutto dallo scottante (si perdoni l’ironia) caso delle sue batterie esplosive.
Quello che doveva essere il super smartphone della compagnia, lanciato ad agosto scorso, è stato ritirato dal mercato già nel mese di settembre e poi, definitivamente, a ottobre: alcuni utenti, infatti, avevano riscontrato problemi con la batteria, che si surriscaldava eccessivamente dopo un uso prolungato o, in casi estremi, esplodeva addirittura. In tutto il mondo sono state riscontrate 35 esplosioni sui due milioni di dispositivi diffusi al momento.
Un danno ingente per l‘azienda che è stata costretta a ritirare dunque il telefono dal mercato, sospendendone la produzione per i timori sulla sicurezza. Il tutto con effetti immediati sui bilanci, come abbiamo raccontato in questo articolo: l’utile operativo della compagnia coreana è infatti calato del 30% in un solo trimestre, con una perdita netta di oltre 1,5 miliardi di euro rispetto ai valori precedenti.
In totale, la stessa Samsung ha calcolato che il richiamo di 2,5 milioni di Note 7 ha provocato perdite per 5,3 miliardi di dollari.
E a questo va aggiunto il forte danno all’immagine per quello che resta il primo produttore di dispositivi Android, un primato intaccato dall’ascesa dei cinesi, Huawei in testa. Se la questione batteria è stata risolta proprio in questi giorni, con l’annuncio di un nuovo contratto di fornitura con la Sony per i prossimi telefoni top di gamma, sull’azienda è arrivata un’altra brutta notizia, ovvero l’arresto del capo.
Agli inizi di febbraio, infatti, è stato arrestato Lee Jae-yong, vicepresidente di Samsung Electronics (ma di fatto capo di Samsung Group) con le accuse di corruzione, falsa testimonianza e appropriazione indebita. Non certo un fulmine a ciel sereno, perché Lee era già indagato da tempo, ma comunque un ulteriore problema per l’azienda.
Pertanto, c’è molta attenzione e curiosità alle prossime azioni di Samsung, che dovrà provare a risollevarsi da una situazione oggettivamente complicata. Il modo migliore per mettere a tacere voci e dissipare le nuvole potrebbe essere la presentazione del nuovo smartphone Samsung Galaxy S8, che potrebbe arrivare davvero a breve ed essere addirittura lanciato sul mercato già in primavera.
Secondo la rivista economica The Investor, l’azienda coreana intende puntare tutto sul nuovo modello, producendone immediatamente 20 milioni di unità, ovvero il 40% di esemplari in più rispetto a quanto fatto in occasione dell’ultima generazione, in modo da coprire il buco di vendite lasciato dal flop di Note 7. Questo, nelle previsioni degli analisti (e nelle speranze dei coreani), significa che il Samsung S8 potrebbe vendere di più del Galaxy S7, che al momento sta sfiorando quota 50 milioni di unità, arrivando a 60 milioni.
Piccoli segnali. E se per le indiscrezioni sul nuovo modello rimandiamo a questo pezzo, chiudiamo con un’altra notizia positiva (dopo la serie di quelle negative) per la compagnia: i primi bilanci del 2017 segnalano una inversione di tendenza per la Samsung, grazie in particolare proprio alle vendite della gamma S7.
D’altra parte, anche nel nostro Paese (in particolare a Natale) il regalo tecnologico è andato per la maggiore, e in molti casi si è scelto proprio l’ultimo modello dell’azienda coreana, anche per le possibilità di personalizzazione che consente. Non parliamo solo dell’aspetto software, su cui Android si rivela più “semplice” rispetto ai sistemi iOs, ma anche del lato estetico: grazie all’offerta di siti come Personalizzalo, infatti, è possibile creare delle speciali cover Samsung S7 Edge con cui abbellire e rendere unico il proprio telefono.