Se lo smartphone si spegne all’improvviso e/o necessità di ricariche frequenti, anche più volte al giorno, allora i problemi possono essere due:
- La batteria è difettosa, allora l’azienda produttrice dello smartphone la sostituisce gratuitamente se ancora in garanzia. (Per chiunque abbia un iPhone 6 o un modello successivo con la batteria da sostituire e non più in garanzia, Apple ha ridotto di 60 euro il costo della sostituzione, portandolo da 89 euro a 29 euro, questo sarà valido in tutto il mondo fino a dicembre 2018. La società è stata costretta a questa mossa dopo le accuse di aver volutamente rallentato con gli aggiornamenti le batterie degli smartphone più datati).
- Le cattive abitudini di ricarica.
In questo articolo affrontiamo il secondo punto e forniamo una serie di consigli, tratti da quelli di esperti del settore e dalla Apple. Il concetto chiave è questo: a influire sulle prestazioni di una batteria nel corso del suo ciclo di vita c’è anche il modo in cui un dispositivo viene utilizzato e ricaricato. Per esempio, una batteria può invecchiare prima se viene conservata o ricaricata in un ambiente caldo. Sono caratteristiche chimiche comuni a tutte le batterie agli ioni di litio utilizzate nel settore. Con l’invecchiamento chimico, una batteria perde anche la capacità di erogare picchi di energia, soprattutto se non è del tutto carica: questo può far sì che in alcune situazioni un dispositivo si spenga senza preavviso.
Prima di passare ai consigli per prolungare la vita della batteria del vostro iPhone o smartphone Android, occorre sapere che con “autonomia della batteria” si intende il numero di ore per cui il tuo dispositivo può funzionare prima di dover essere ricaricato. Il “ciclo di vita” è invece la durata complessiva della batteria, cioè il periodo di tempo prima che debba essere sostituita.
Se ottimizzi entrambi, farai rendere al massimo il tuo dispositivo.
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Non ricaricare dal 25% al 100%
Il primo consiglio è quello più spiazzante. “Se il livello della batteria è fermo al 25% non effettuare la ricarica al 100%. Questo può sì aumentare l’autonomia, ma riduce il ciclo di vita a causa dell’alta tensione”. A dichiaralo è il team di Battery University, azienda specializzata nel testare le batterie per gli smartphone, che si rifà allo studio di ResearchGate sulle cause del deterioramento delle batterie agli ioni di litio. In ogni smartphone ce n’è una così.
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Cerca di mantenere il livello di ricarica della batteria tra il 65% e il 75%
Se passare dal 25% al 100% non fa bene allo stato di salute della batteria, invece il suo livello ideale è tra il 65% e il 75%, sempre secondo gli specialisti di Battery University. Certo è difficile durante la giornata mantenere con estrema precisione questo equilibrio.
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Se non riesci con il consiglio n.2, mantieni il livello di ricarica della batteria tra il 45% e il 75%
Il secondo intervallo di carica migliore per il tuo smartphone, iPhone o Android, è tra il 45% e il 75%.
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Ricarica ogni volta che puoi
La soluzione più pratica è ricaricare lo smartphone a una presa di corrente ogni volta che se ne ha la possibilità. “Anche per pochi minuti, le cariche parziali non causano danni” secondo gli esperti.
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Evita gli ambienti a temperature estreme
Il tuo dispositivo è progettato per funzionare senza problemi in ambienti con diverse temperature: l’intervallo ideale è quello tra i 16 e i 22 °C. È molto importante evitare di esporlo a temperature ambiente superiori ai 35 °C, che possono danneggiare in modo permanente la capacità della batteria e diminuire la durata della singola carica. Se viene caricato in un ambiente troppo caldo, il dispositivo può subire danni ancora maggiori. E se viene conservata ad alte temperature, la batteria potrebbe rovinarsi in modo irreversibile. Quando il dispositivo viene usato in un ambiente molto freddo, l’autonomia della batteria può risultare a volte inferiore, ma è una condizione temporanea: una volta riportata alle temperature ottimali, la batteria tornerà alle sue normali prestazioni.
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Alcune custodie vanno rimosse durante la carica
Ricaricare il dispositivo con alcuni modelli di custodia può generare un eccesso di calore che ha effetti negativi sulla capacità della batteria. Se noti che il dispositivo si surriscalda mentre è in carica, estrailo dalla custodia.
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Se non lo usi per molto tempo, caricalo a metà
Se pensi di non utilizzare il tuo dispositivo per un lungo periodo, le condizioni della batteria saranno influenzate da due fattori: la temperatura dell’ambiente e la percentuale di carica della batteria al momento dello spegnimento. Ecco i nostri consigli in proposito.
- Non caricare o scaricare del tutto la batteria del dispositivo; caricala circa al 50%. Se riponi un dispositivo con la batteria completamente scarica, potrebbe esaurirsi al punto da rendere impossibile una nuova ricarica. Se invece il dispositivo resta inattivo per un lungo periodo con la carica al 100%, la capacità della batteria potrebbe deteriorarsi e la sua autonomia potrebbe risentirne.
- Spegni il dispositivo, in modo da impedire che la batteria continui a essere utilizzata.
- Riponi il dispositivo in un luogo fresco e asciutto, a una temperatura inferiore ai 32 °C.
- Se pensi di non usare il dispositivo per più di sei mesi, ricordati ogni sei mesi di ricaricarlo al 50%.
A seconda di quanto tempo è rimasto inutilizzato, quando lo riaccendi dopo un lungo periodo il dispositivo potrebbe avere la batteria scarica: prima di poterlo utilizzare potrebbero essere necessari 20 minuti di carica con l’adattatore originale.
8. iPhone, attiva la modalità “Risparmio energetico”
Da iOS 9 in poi c’è la funzione “Risparmio energetico”: una novità che permette di prolungare la durata della batteria quando l’iPhone sta per scaricarsi. Il tuo iPhone ti avverte se la carica scende al 20% e poi di nuovo quando è al 10%: in quel caso ti basta un tap per attivare la modalità a basso consumo, E quando l’iPhone è di nuovo carico, “Risparmio energetico” si disattiva automaticamente.
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Controlla i dati sull’utilizzo della batteria
Quando il dispositivo non è in carica puoi controllare la percentuale di energia utilizzata da ogni app: è una ‘finestra’ molto importante perché consente di leggere quanta energia utilizza ogni applicazione e disattivare quelle più energivore che si aggiornano in background, ossia puoi aumentare l’autonomia della batteria permettendo alle app di aggiornarsi solo quando si è connessi con il Wi-Fi.
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Disattivare la localizzazione
Molte app che utilizzano la geolocalizzazione consumano molta batteria, quando non le usiamo è meglio disattivare i servizi di localizzazione.