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Bassanini (Open Fiber): ‘Fusione con Tim? Processo complicato, ma rete unica necessaria’

Bassanini

“Su un eventuale accordo tra Tim e Open Fiber per la rete unica in fibra la scelta devono farla gli azionisti, a loro spetta valutare se ci sono le condizioni, tuttavia anche i grandi player del mobile stanno realizzando sinergie con le infrastrutture”.

A sottolinearlo è il presidente di Open Fiber Franco Bassanini interpellato a margine di un evento a Roma, a proposito della realizzazione di una rete unica tra la società pariteticamente controllata da Enel e Cassa depositi e prestiti e Tim.

La scorsa settimana Tim, Cdp ed Enel hanno sottoscritto un accordo di confidenzialità volto ad avviare un confronto finalizzato a valutare possibili forme di integrazione delle reti in fibra ottica di Tim e Open Fiber, anche attraverso operazioni societarie.

Vodafone e Tim hanno deciso di mettere insieme le loro torri cosi come hanno fatto Wind e Fastweb. Anche i grandi player quindi – spiega Bassanini – hanno capito che non conviene più essere separati ma conviene mettere insieme una rete unica. Se questo è vero nel mobile, forse lo è ancora di più nel fisso“.

Governo e parlamento – sottolinea il presidente – spingono nella direzione della rete unica, ma il processo è complicato e bisogna seguire le logiche di mercato“.

Per quanto riguarda Open Fiber siamo nati per la fibra, ma la cosa singolare è che portiamo la fibra non solo nelle grandi e medie città, ma anche in aree interne cosiddette a fallimento di mercato dove abbiamo vinto tutte le gare per la costruzione della rete“, ha sottolineato Bassanini, rilevando però che resta “un’Italia che sta in mezzo, dove si rischia di continuare a navigare con il rame che non sarà più adeguato alla crescita“.

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