Pur ammettendo di non essere certo un “figlio dell’era digitale” e additato da molti come un ‘neofita’ dell’ICT, il commissario per il digitale Gunther Oettinger non ha molto tempo da perdere. Molti i dossier caldi sul suo tavolo: dal controverso pacchetto Telecom alla questione della net neutrality; dalle frequenze al copyright e alla protezione dei dati, passando poi dalla convergenza tra internet e broadcasting e da quella tra telefonia e servizi internet. E senza dimenticare la questione del consolidamento del mercato, molto sentita dagli operatori europei che sperano di riuscire a convincere la Commissione della necessità di ridurre il numero di operatori attivi in ogni paese per bloccare la guerra dei prezzi e tornare a essere competitivi e attivi sul versante degli investimenti.
Oettinger ha già fatto sapere di voler lavorare sodo per riportare le aziende europee del settore a un livello di competitività e capacità d’innovazione in grado di contrastare i ‘campioni’ americani e asiatici, che dominano, rispettivamente, internet e la telefonia.
Come hanno fatto notare gli analisti di Barclays, le politiche sulla concorrenza della nuova Commissione sembrano essere maggiormente orientate mercato, quindi più propense al consolidamento e a rimedi più leggeri in capo agli operatori del settore.
Un approccio supportato da Oettinger, che ai giornalisti a Bruxelles ha fatto notare come finora “le società telefoniche europee sono rimaste ai margini dello spettro globale” lasciando intendere che le nuove policy sulla concorrenza devono essere aperte ai suggerimenti dell’industria.
Anche il neo presidente Jean-Claude Juncker nei mesi passati ha sostenuto le ragioni degli operatori, schierandosi in favore del consolidamento del mercato e nel suo discorso di presentazione ha sottolineato l’urgenza di creare parità di condizioni tra Telco e OTT per quanto riguarda protezione dei dati e tutela dei consumatori: “Tutte le aziende che offrono i loro prodotti o servizi nell’Unione Europea devono essere soggette alle stesse regole, a prescindere da dove sono collocati i loro server”.