Il bando e per le infrastrutture energetiche
Nuovo bando indetto dalla Commissione europea per la presentazione di nuovi progetti per le infrastrutture energetiche transfrontaliere. L’iniziativa può contare su un fondo complessivo di 785 milioni di euro e per partecipare c’è tempo fino al 19 ottobre 2021.
L’invito a presentare proposte è relativo all’ultimo elenco di progetti di interesse comune (Project of Common Interest, PCI) selezionati dall’Unione europea ed è il primo che funzionerà con le nuove regole del meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility o CEF).
I progetti di interesse comune sono interventi infrastrutturali con ricadute positive evidenti ed estese su più Paesi europei, che consentano di integrare più mercati, di diversificare le risorse energetiche, di porre fine all’isolamento energetico e che consentano di ridurre le emissioni di gas serra.
Meccanismo per collegare l’Europa, settore Energia
Il segmento CEF-Energia, che per il periodo 2021-2027 potrà contare su un budget di circa 5,8 miliardi di dollari, avrà particolare rilevanza per la realizzazione del Green Deal europeo e nella transizione energetica verso un’economia a zero emissioni.
Per il biennio 2021-2023 le iniziative per gli interventi sulle infrastrutture energetiche potranno contare su un finanziamento di 2,4 miliardi di euro.
L’attuale bando prevede il sostegno a progetti che vertono sulle infrastrutture energetiche per elettricità, gas e trasporto di biossido di carbonio o CO2 e sulle smart grid.
Trasporto di CO2 e smart grid
Il trasporto di CO2, in particolare, nelle intenzioni dell’Unione europea, contribuirà a ridurre le emissioni di biossido di carbonio provenienti dal settore energetico, soprattutto dagli impianti di generazione elettrica, grazie alla loro cattura per lo stoccaggio in siti idonei (processo di Carbon Capture and Storage o CCS).
Le smart grid, infine, consentiranno di ottimizzare produzione, distribuzione e trasmissione dell’energia elettrica, decentralizzando la sua produzione e minimizzando sovraccarichi e variazioni della tensione, sfruttando la capacità delle reti di comunicare tra loro grazie alle tecnologie informatiche e digitali (in particolare l’internet delle cose).
La sua utilità è particolarmente legata alla gestione delle fonti energetiche rinnovabili, che sono diffuse sul territorio e quindi devono essere interconnesse tra loro per governare i flussi di energia, che possono essere altamente variabili, riducendo gli sprechi, i costi e le emissioni, e gestendo i picchi a favore dell’efficienza energetica.