L’Avviso pubblico promuove il finanziamento di progetti in grado di intervenire sul benessere psico-fisico, sugli apprendimenti e sullo sviluppo dei bambini e degli adolescenti, soprattutto di coloro i quali si trovano in condizione di svantaggio e vulnerabilità perché in situazioni di povertà, di disabilità gravi o in situazioni familiari difficili.
Soggetti beneficiari
Sono ammessi a presentare proposte progettuali in qualità di soggetto proponente esclusivamente i seguenti soggetti che, alla data di pubblicazione, risultino costituiti da almeno due anni con atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata:
a) organizzazioni senza scopo di lucro nella forma di enti del Terzo settore.
b) scuole statali, scuole non statali paritarie e scuole non paritarie di ogni ordine e grado.
Le proposte progettuali potranno essere presentate individualmente o in partnership da una associazione temporanea di imprese o di scopo (ATI/ATS), costituita o da costituire a finanziamento approvato.
Ciascun soggetto proponente (nella forma singola e associata) può presentare esclusivamente una proposta progettuale in una delle 4 aree tematiche.
Sono destinatari diretti ed esclusivi delle progettualità, le persone di età compresa tra 0 e 17 anni, presenti sul territorio nazionale.
Tipologia di interventi ammissibili
I progetti devono attivare la “comunità educante” creando una rete di solidarietà territoriale, o favorendone l’implementazione e il rafforzamento laddove già esistente, costituita da tutti coloro che partecipano con responsabilità, in maniera sinergica e con la stessa cultura pedagogica, alla crescita delle persone di minore età. Ciò significa, favorire la presa in carico del benessere sociale ed educativo delle persone di minore età da parte di una pluralità di soggetti che va dai genitori, alla scuola, al sistema economico, giuridico e culturale, delle istituzioni religiose e sportive. In particolare, il presente Avviso promuove la realizzazione di progetti che prevedano azioni sperimentali e innovative, educative e ludiche, per l’empowerment dell’infanzia e dell’adolescenza, nelle seguenti aree tematiche, per il contrasto della povertà educativa:
A. “Cittadinanza attiva”;
B. “Non-discriminazione”;
C. “Dialogo intergenerazionale”;
D. “Ambiente e sani stili di vita”. È auspicabile che i progetti abbiano ad oggetto azioni rivolte a singoli target di destinatari, suddivisi nelle seguenti fasce di età:
- 0-6 anni;
- 5-14 anni;
- 11-17 anni.
Nell’Area A. “Cittadinanza attiva” si intendono favorire progetti in grado di coinvolgere attivamente i minori attraverso percorsi partecipati, facendo loro scoprire il significato delle parole diritto, dovere, partecipazione, protagonismo, cittadinanza attiva, bene comune, attraverso attività formative, sperimentali, di stimolo al pensiero critico, di volontariato, del prendersi cura di sé e dell’altro con comportamenti responsabili e corretti, per favorire la partecipazione democratica e un avvicinamento alle Istituzioni.
A titolo esemplificativo, tra le attività che i progetti possono proporre in questa area tematica ci sono attività di:
- educazione sui temi della pace e della memoria, della cittadinanza attiva, della partecipazione democratica, rivolta soprattutto agli adolescenti;
- coinvolgimento dei ragazzi e ragazze nelle Istituzioni cittadine, attraverso forme di collaborazione tra Scuola e Amministrazione comunale e di partecipazione democratica negli organi consultivi;
- miglioramento dell’offerta artistico-culturale nelle zone periferiche e disagiate, valorizzando il patrimonio locale (musei minori, teatri, biblioteche, ecc.), con percorsi di visita dedicati alle persone di minore età e interventi di partecipazione attiva;
- coinvolgimento attivo dei giovani nel mondo della musica, soprattutto attraverso la sensibilizzazione ai generi meno conosciuti e classici, e diffusione della cultura artistica teatrale sul territorio, con particolare attenzione alle produzioni dei giovani;
- educazione ambientale per incentivare la cultura del riciclo e del riuso, della cura e del mantenimento delle aree verdi, per favorire iniziative di rigenerazione urbana e recupero del territorio, delle aree d’interesse naturalistico, storico- archeologico.
Nell’Area B. “Non discriminazione” le azioni progettuali devono porre attenzione particolare ai bambini e ai ragazzi che soffrono di situazioni di svantaggio o discriminazione che li espone a un elevato rischio di subire forme di emarginazione e violenza (inclusi bullismo e abusi), anche in ambiente scolastico o nella propria famiglia e comunità. Devono essere previste attività ludiche ed educative riconducibili all’empowerment, allo scambio interculturale, all’inclusione, alla promozione della parità, al contrasto degli stereotipi e all’uso consapevole e rispettoso dei social media, promuovendo il riconoscimento dei diritti altrui, la lotta ai pregiudizi e la diversità come valore aggiunto di crescita personale. Importate è favorire nelle persone di minore età la scoperta dei propri talenti, lo sviluppo di interessi, l’acquisizione della consapevolezza delle proprie attitudini. Le proposte progettuali dovranno coinvolgere attivamente i soggetti più disagiati e vulnerabili del territorio e garantire un complessivo e organico approccio multidisciplinare.
A titolo esemplificativo, tra le attività che i progetti possono proporre in questa area tematica ci sono attività di:
- valorizzazione dell’alleanza scuola-famiglia, per migliorare il clima relazionale tra gli studenti, tra gli studenti e gli insegnanti e tra famiglie e istituzioni scolastiche;
- inclusione e sensibilizzazione sulle tematiche legate alla disabilità, alla diversità e alle difficoltà dei gruppi vulnerabili, volte al reciproco rispetto;
- sensibilizzazione ed educazione dei ragazzi al tema della violenza domestica e della violenza verbale/fisica/psicologica, anche on-line, legata all’orientamento sessuale e all’identità di genere;
- coinvolgimento dei “gruppi classe”, prevedendo azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” che favoriscano il riavvicinamento dei minori che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione.
Nell’Area C. “Dialogo intergenerazionale” si intende rafforzare il legame tra i bambini, i ragazzi e gli adulti all’interno della famiglia e della comunità, favorendo le opportunità di confronto e crescita derivanti dal gioco condiviso, dal dialogo tra pari e tra generazioni. Fondamentale è promuovere una condivisione dinamica di iniziative che favoriscano l’attivazione di un processo di reciprocità, di conoscenze, di emozioni e di esperienze, di costruzione di relazioni sicure, solide, affidabili, sia all’interno che all’esterno del contesto familiare, annullando pregiudizi e stereotipi. Le emozioni sono alla base del comportamento individuale e sociale e condizionano l’apprendimento del minore in ogni occasione di formazione formale e informale, specie se condivise con gli adulti. Di qui l’importanza di definire percorsi strutturati di educazione alle emozioni, sia individuali che familiari, che hanno come traguardo l’alfabetizzazione emotiva, ovvero la capacità di comprendere ed esprimere le proprie emozioni, costruire il sistema delle relazioni, maturare la predisposizione alla resilienza e stimolare il pensiero costruttivo.
A titolo esemplificativo, tra le attività che i progetti possono proporre in questa area tematica ci sono attività di:
- sensibilizzazione al tema delle diversità legate all’età;
- laboratorio intergenerazionali per condividere arti, mestieri, pratiche sportive;
- volontariato dei più giovani verso i più anziani, attraverso la partecipazione ad organizzazioni gestite da generazioni intermedie.
Nell’Area D. “Ambiente e sani stili di vita” si intende favorire un miglioramento della salute, del benessere fisico e psicologico e della cura dei più fragili da parte delle famiglie e della comunità, in armonia con l’ambiente. La realizzazione di esperienze e attività all’aperto rappresenta un’opportunità fondamentale nel quadro dello sviluppo armonico ed integrale dei bambini e dei ragazzi, nella costruzione del legame tra l’esperienza della dimensione ambientale e naturale e lo sviluppo dell’essere individui in relazione con sé stessi, gli altri e il mondo. In questo ambito tematico, le proposte progettuali dovranno prevedere attività che favoriscano l’apprendimento attraverso il gioco, lo sport e le esperienze pratiche di vita (learning by doing), esperienze di apprendimento collaborativo finalizzato a realizzare attività di squadra e a sviluppare abilità (skills) interpersonali che possano incoraggiare una migliore comprensione del rapporto con l’ambiente circostante e contribuire all’educazione dei bambini e dei ragazzi a uno stile di vita sano e al rispetto per la natura, del creato nella sua dimensione integrale, attraverso l’esplorazione, la curiosità, la consapevolezza e la costruzione di un pensiero critico.
A titolo esemplificativo, tra le attività che i progetti possono proporre in questa area tematica ci sono attività di:
- formazione e sensibilizzazione al tema ambientale e del rapporto con la natura (ad esempio, fattorie didattiche);
- educazione informale attraverso pratica sportiva, trekking, birdwatching, ecc.;
- laboratorio di cucina ed educazione alimentare.
Entità e forma dell’agevolazione
Le risorse destinate al finanziamento dei progetti da selezionare, tra le proposte che perverranno sulla base del presente Avviso, ammontano complessivamente ad euro 10.000.000,00.
Saranno ammesse al finanziamento proposte progettuali il cui valore è compreso fra euro 35.000,00 (trentacinquemila/00) ed euro 200.000,00 (duecentomila/00).
Scadenza
Le proposte progettuali potranno essere inoltrate dal 29 gennaio 2021 e fino al 30 aprile 2021.