Ofcom ha annunciato una serie di misure per semplificare la copertura e gli investimenti in “full fibre” del Regno Unito. Lo scorso anno il primo ministro Boris Johnson aveva promesso la copertura ultrabroadband di tutti gli edifici del paese entro il 2025, con un investimento pubblico di 5 miliardi di sterline. C’è molto da fare nel Regno Unito in termini di copertura, visto che ad oggi sono appena 3 milioni le connessioni in fibra fino all’edificio (Fiber to the premises) nel paese, pari ad un decimo del totale.
Favorire Openreach
Circa due milioni di connessioni FTTP sono fornite da Openreach, la società della rete scorporata da BT che ha l’obiettivo di raggiungere quota 4 milioni di case connesse entro il 2021.
Il piano dell’Ofcom ha l’obiettivo di accelerare il raggiungimento della copertura, favorendo non soltanto Openreach ma anche gli operatori alternativi tramite incentivi e sblocchi burocratici.
Piano in 4 punti
Il nuovo piano dell’Ofcom si basa su quattro punti principali:
1. Fissare prezzi di accesso all’ingrosso alla rete di Openreach che possano incoraggiare la concorrenza da parte di nuove reti, così come nuovi investimenti da parte della stessa Openreach.
2. Proteggere i clienti e spingere la concorrenza, facendo sì che la gente possa accedere a connessioni a prezzi accessibili impedendo a Openreach di soffocare la concorrenza.
3. Portare le zone rurali su una corsia preferenziale, appoggiando gli investimenti di Openreach in queste aree.
4. Chiudere la rete i rame, appena sarà stata realizzata la rete full fibre, in modo tale che Openreach non abbia sulle spalle l’obbligo di pagare due reti parallele.
Incentivi
Il piano di Ofcom dovrebbe offrire a Openreach maggiori incentivi per portare l’offerta full fiber ad una base più ampia e diversificata di clienti, con un taglio dei costi sia sul rame sia sui prodotti in fibra.
Nel contempo, gli operatori alternativi come CityFibre saranno contenti del fatto che Ofcom continui a a tenere Openreach sotto controllo impedendo la possibilità di offrire sconti che potrebbero penalizzare gli investimenti dei suoi concorrenti.
Secondo Tristia Harrison, l’ad di TalkTalk, è necessario che Ofcom non alzi troppo presto i prezzi di accesso all’ingrosso alla rete per non danneggiare la concorrenza, incoraggiando gli investimenti dei nuovi entranti ed evitando che i prezzi al consumo vengano innalzati.