“C’è una ‘trattativa concreta’, in corso con Vodafone su una quota di Metroweb”. Lo ha detto oggi il presidente Cdp e Metroweb, Franco Bassanini al convegno annuale organizzato da AIIP, confermando i negoziati in corso per l’ingresso della compagnia nell’operatore milanese della fibra.
Per il resto, Bassanini ha ribadito che “se Telecom Italia ci sta per noi è l’ideale; se Telecom fa la rete dopo aver detto che non c’è la domanda, per noi va benissimo, ma ci sarà anche la rete Metroweb”, sottolineando quindi l’intenzione da parte della compagnia milanese di non tirarsi indietro nella partita nazionale sulla banda ultralarga.
Una partita che Metroweb è pronta a giocare fino in fondo, proponendo – rispetto all’impegno di Telecom Italia nelle maggiori 40 città del paese – investimenti per il cablaggio in fibra in 600 comuni. A proposito di Telecom Italia, Bassanini non ha risparmiato una stoccata agli investimenti per 500 milioni di euro riservati all’Ftth, cioè alla fibra fino alle case, annunciati nel piano industriale dall’ex incumbent: “Se intendono fare le città in modo che non si possano dare incentivi a nessuno, l’investimento deve essere molto superiore” ha continuato Bassanini. “Basti pensare che noi a Torino per una copertura del 70% con la fibra agli edifici, facciamo un investimento un po’ superiore ai 100 milioni”, facendo capire quindi che con questa cifra Telecom Italia “può fare solo qualche quartiere”.
Infine, Bassanini ha inoltre aggiunto che la Cassa Depositi e Prestiti acquisterà la partecipazione di F2i in Metroweb se questa rimanesse invenduta quando il fondo deciderà di uscire.
Raffaele Tiscar (Presidenza del Consiglio) ‘Soldi per piano banda ultralarga ci sono’
D’altro canto, il vicesegretario generale alla presidenza del Consiglio, Raffaele Tiscar, riferendosi al piano del governo sulla banda ultralarga, evidenzia come l’investimento di Telecom Italia nel cablaggio di 40 città “dà ragione al governo sul sistema della Fiber to the home (Ftth)”, rivelando che per il governo “il massimo successo sarebbe che non si spendesse un euro”.
Rispondendo ad una domanda sui fondi del piano, Tiscar tiene a precisare che “gli operatori devono stare tranquilli perché i soldi per il piano per la banda ultralarga ci sono e le modalità di erogazione verranno comunicate in un documento che stiamo elaborando a Palazzo Chigi“. Il tutto fa presumere uno schema di decreto legge ad hoc che, ha aggiunto Tiscar, “è pronto al 90% e andrà in uno dei prossimi Consigli dei ministri”.
Per quanto riguarda gli incentivi, Tiscar conferma invece che “sono erogabili laddove nessuno la fa (l’investimento ndr)” e nel caso di Telecom Italia – ovvero un operatore che intende realizzare l’infrastruttura in autonomia – “il governo sospende gli incentivi e contrattualizza gli impegni: poi, dopo tre anni, verifica”.
La legge parla chiaro, ha proseguito Tiscar: il governo “fa un contratto con l’operatore che nel corso di tempi precisi deve realizzare la infrastruttura” e si riserva anche un monitoraggio sull’effettiva realizzazione dell’opera.
Quanto all’ipotesi di concorrenza infrastrutturale fra operatori per cablare le città in Italia per Tiscar sarebbe uno spreco di risorse. Ma bisogna vedere se questo poi avverrà: “Per ora si chiacchiera, quando ci saranno persone che scavano, mi porrò la domanda se sono veramente impazziti”, ha concluso.
Per quanto riguarda invece il parere dell’Antitrust sulla Strategia nazionale a banda ultralarga, oggi il presidente dell’Agcom Angelo Marcello Cardani ha detto che “L’Agcom condivide il parere dell’Antitrust”.
Antonio Preto (Agcom) ‘Investimento in fibra di Telecom Italia importante’
Dal canto suo, il commissario Agcom Antonio Preto ha detto che “Quella che Telecom Italia intende portare la fibra ottica fino al palazzo (Fttb) e alla casa dell’utente (Ftth) in 40 grandi città entro il 2017 è una notizia importante. Il piano di Telecom Italia è un segnale al Paese e la dimostrazione che Agcom ha creato le condizioni per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda digitale e colmare così il nostro digital divide con l’Europa. La strategia del Governo è servita a dare una scossa al mercato”.