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Banda ultralarga, IoT e datacenter contro gli incendi. Lepida in prima fila in Emilia Romagna

Temperature elevate e siccità che dura da mesi sono le condizioni ideali per far scoppiare incendi sul territorio. Sono migliaia le chiamate al Corpo nazionale dei vigili del fuoco (solo nel Lazio, negli ultimi 20 giorni, più di 1.100 interventi), mentre da più parti si chiede un nuovo approccio al problema, con soluzioni efficaci e un maggiore uso della tecnologia a nostra disposizione.

La mappa del Fire Weather Index (FWI), prodotta sulla base dei dati di previsione del modello meteorologico europeo ECMWF, ci dice immediatamente che le regioni più a rischio per gli incendi son Toscana, Lazio, Sardegna, Sicilia, Romagna, Marche, Calabria e Puglia.

In Emilia Romagna, ad esempio, è partito nelle settimane passate un progetto pilota innovativo, che prevede l’uso combinato delle infrastrutture radio gestite da Lepida, distribuite geograficamente in modo uniforme sui siti dell’Appennino, la disponibilità di banda ultra larga delle reti radio e in fibra ottica e la presenza sul territorio regionale dei datacenter con elevate potenzialità di gestione di calcolo e capacità di storage.

L’iniziativa, infatti, consente di avviare una rete di monitoraggio e controllo del territorio per l’avvistamento tempestivo di focolai di incendio o di altre situazioni critiche correlate alla variazione di temperatura: è possibile la rilevazione di un fronte incendi di circa 2 metri ad oltre 4 km di distanza.

Come funziona?

Ciascun sistema periferico di monitoraggio è costituito da una telecamera megapixel ad alta risoluzione e potente zoom ottico, accoppiata a una termocamera radiometrica sensibile nell’infrarosso in grado di rilevare temperature variabili in un range di oltre 500 °C con precisione +-2°C.

Telecamera e termocamera sono integrate in un sistema a movimentazione automatico motorizzato.

La gestione avviene da un centro di supervisione presso cui sono posizionati gli apparati che permettono di visionare la situazione in tempo reale del territorio, ricevere la segnalazione automatica degli allarmi sia a monitor, sia via e-mail, accedere a tutti i dati storici registrati.

Tramite l’impostazione delle soglie critiche di temperatura e della modalità di scansione a 360° del territorio è possibile attivare tempestivamente soccorsi a fronte del verificarsi di situazioni anomale.

Il lancio a luglio

Dopo una prima fase di sviluppo e test in laboratorio è prevista nel mese di luglio l’installazione e trial in campo dei primi due sistemi con il supporto della Protezione Civile. Tali sistemi di monitoraggio sono destinati proprio alla Protezione Civile e ai soggetti regionali che hanno competenze sul monitoraggio del nostro territorio.

Il progetto si affianca all’attività di installazione di apparati per il monitoraggio della sicurezza dei siti della Dorsale Sud Radio e delle aree circostanti estendendo l’attività anche all’analisi e alla prevenzione degli incendi in aree individuate dalla Protezione Civile e indicate a Lepida come potenzialmente a rischio.

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