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Banda ultralarga: indagine della Commissione Ue sul vectoring di Deutsche Telekom

GFAST

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La Commissione Europea ha aperto un’indagine approfondita sulla proposta del regolatore tedesco (BNetzA) di consentire a Deutsche Telekom l’upgrade della sua rete in rame tramite vectoring.

Secondo la Commissione, è necessario investigare a fondo sulle conseguenze che una scelta del genere potrebbe avere sulla concorrenza in Germania. Per questo il Commissario all’Economia Digitale Gunther Oettinger discuterà a fondo la questione con BnetzA, per verificare se vi siano o meno eventuali problemi di concorrenza a livello comunitario. “Il nostro obiettivo – ha detto Oettinger in una nota – è consentire l’upgrade della rete, garantendo però un’alta qualità di accesso per i concorrenti. Per questo, c’è bisogno di sufficienti salvaguardie per proteggere una concorrenza sostenibile e creare incentivi per investire in reti orientate al futuro in vista della ‘gigabyte society’, una società dove cittadini e imprese possano beneficiare di connettività ultra veloce (1000 Mbit/s)”. In altre parole, secondo la Commissione c’è il rischio che l’investimento di DT sul vectoring possa frenare gli investimenti in fibra.

Di fatto, il vectoring è una tecnologia intermedia, meno costosa della fibra, che  consentirebbe di potenziare la rete in rame di DT, garantendo per la prima volta performance superiori a 50 Mbit/s a 1,4 milioni di abitazioni. Il problema, però, riguarderebbe l’accesso alla rete dei competitor, perché il vectoring non permetterebbe l’unbundling.

La Commissione Ue ha tre mesi per prendere una decisione definitiva e sta lavorando a stretto contatto con il Berec, l’organismo che raccoglie i regolatori europei.

Al termine dell’indagine la Commissione potrebbe ritirare le sue riserve oppure raccomandare al regolatore tedesco di modificare o ritirare la sua proposta. BNetzA ha detto chiaramente che Deutsche Telekom è l’unico operatore in Germania in grado di installare il vectoring sulla sua rete, che potrebbe in questo modo servire fino al 90% dei 6 milioni di abitazioni in questione.

Le tecnologie che potrebbero consentire ai concorrenti di accedere alla rete di DT sono giudicate troppo costose. Lo stesso vale per un’altra opzione, vale a dire una tecnologia per l’accesso virtuale alla rete a livello di cabine stradali da parte degli operatori alternativi, ma anch’essa presenta dei limiti economici e di controllo.

Secondo le stime di JP Morgan, l’uso del vectoring, che permette di rimandare la sostituzione di milioni di cavi in rame nelle abitazioni, permette di abbattere i costi fino all’80% per linea.

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