Enel incontrerà Metroweb per discutere sul progetto della banda ultralarga. Lo ha confermato oggi Francesco Starace, ad dell’ utility, al margine della conferenza Italia-America Latina- Caraibi a Milano.
Come aveva già specificato l’amministratore delegato nell’intervista al Sole24 Ore, “la nostra rete sarà a disposizione di ogni operatore che voglia investire, l’importante è che si eviti la duplicazione delle reti”.
Starace aveva messo ben in chiaro che l’Enel non avrebbe partecipato a gare per investire nella banda ultralarga, ma avrebbe messo a disposizione le pre-esistenti infrastrutture dell’utility oltre a fare la posa in fibra sull’ultimo miglio (dal cabinet alle case ndr.).
Una mossa, quella della posa in fibra sull’ultimo miglio che, in concomitanza con il ‘famoso’ piano di sostituzione di ben 33 milioni di contatori, porterebbe dei notevoli vantaggi economici, “infatti gli oneri per il sistema diventano decisamente inferiori a quelli preventivati” conferma Starace.
“Enel possiede circa un milione di cassette di derivazione contro i circa 150mila armadi di tlc presenti, quindi la nostra presenza è più capillare” spiega l’ad, motivo per il quale il risparmio sui costi di cablatura dell’intero paese, tramite l’intervento di Enel, potrebbe ridursi a un quarto rispetto alle ultime stime, che avevano calcolato un costo pari a 16 miliardi per collegare 20 milioni di punti.
E le future bollette? Avranno dei costi aggiuntivi, data la volontà di Enel di posare la fibra sull’ultimo miglio? Starace lo smentisce categoricamente e rassicura i consumatori, ricordando che questo tipo di operazioni non sono le prime che l’utility intraprende.
Resta da vedere come andrà l’incontro con Metroweb e quali saranno gli esiti del confronto, senza dimenticare che in questi giorni i vertici di Cdp sono in via di sostituzione.
