Pubblicato pochi giorni fa l’avviso da parte di Infratel Italia per la nuova mappatura 2025 delle reti fisse rivolto agli operatori. L’obiettivo è verificare la copertura delle connessioni a banda ultralarga e stabilire eventuali ulteriori interventi, come previsto dalla “Strategia Italiana per la Banda Ultralarga 2023-2026“ anche in base alle manifestazioni di interesse degli opratori. Sono state inoltre definite le condizioni di accesso ai collegamenti realizzati nell’ambito del “Piano Isole Minori”, completato a dicembre 2024. Condizioni piuttosto onerose per gli operatori, considerato che si tratta di aree insulari che spesso sono ben poco abitate e dove la domanda rischia di essere assai limitata.
Mappatura reti fisse 2025
La strategia italiana per la banda ultralarga prevede cinque piani principali: Italia 1 Giga, Italia 5G, Scuola connessa, Sanità connessa e Isole minori. La nuova mappatura delle reti fisse riguarda in particolare il piano Italia 1 Giga che dovrebbe portare la connettività con velocità di 1 Gbps in download alle abitazioni non raggiunte dalla fibra ottica. Al momento, l’unico piano completato è quello che riguarda le isole minori.
Gli obiettivi della mappatura sono tre: verificare il mantenimento degli impegni di copertura assunti dagli operatori che hanno risposto all’avviso relativo alla mappatura svolta nel 2021 e alla mappatura relativa ai civici di prossimità svolta nel secondo semestre 2024. Valutare la necessità di nuovi interventi fino al 31 dicembre 2028 ed effettuare una mappatura particolareggiata delle reti fisse NGA (Next Generation Access) e VHCN (Very High Capacity Network)
In base all’esito della mappatura potranno essere definiti eventuali ulteriori interventi pubblici. Gli operatori devono seguire tutte le indicazioni contenute nell’avviso e inviare i dati richiesti entro il 7 aprile 2025.
Rimodulazione del PNRR in vista
Detto questo, resta da capire in che modo sarà rimodulato il PNRR che, secondo diverse voci, sarà rivisto nel mese di marzo. Nel quadro della revisione in mano al ministro Tommaso Foti, ci sono anche i civici da coprire nell’ambito del bando Italia 1 Giga, con particolare attenzione per le case sparse, circa 450mila residuo di aree bianchissime e rimaste fuori dal PNRR perché non raggiungibili o escluse dai piani di copertura, dopo l’ultima mappatura.
In questo contesto di case sparse, come si intende procedere per arrivare ad una copertura universale?
Si rinuncerà ai fondi del PNRR per procedere con una nuova gara con altri fondi pubblici?
Saranno previsti dei voucher, per spingere l’adozione della fibra o la sostituzione del rame nelle zone più remote?
Di questo e molto altro si parlerà a Telecommunications of the Future by 5GItaly, il convegno promosso dal CNIT che si terrà il prossimo 9 aprile a Roma.