Italia sempre in ritardo sulla performance della banda larga rispetto alla media Ue. E’ vero che il picco di velocità media di connessione del nostro paese nel secondo trimestre del 2014 è migliorato del 15% rispetto a un anno fa, raggiungendo quota 26,4 Mbps, ma rimane comunque sotto i 30 Mbps, unico fra i paesi della Ue che resta sotto questa soglia critica. L’adozione della banda ultra larga resta inferiore al 10%, ponendo il nostro paese agli ultimi posti nella classifica globale insieme a Turchia, Emirati Arabi e Sud Africa.
E’ quanto emerge dal Rapporto sullo Stato di Internet relativo al secondo trimestre 2014 pubblicato oggi da Akamai Technologies, secondo cui In Italia, la velocità media di connessione registrata nel secondo trimestre 2014 è di 5,8 Mbps, in aumento dell’11% rispetto al trimestre precedente e del 22%.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno l’adozione della banda larga superiore a 4 Mbps in Italia è aumentata del 28%, stabilizzandosi al 65%. Rispetto al trimestre precedente, si registra un incremento dell’11%. L’analisi trimestre su trimestre mostra che le variazioni sono sempre state positive ma moderate: solo per Norvegia e Italia la crescita è stata superiore al 10%.
Anche nel secondo trimestre del 2014 Italia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sud Africa rimangono gli unici Paesi a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. Nel trimestre in esame, l’adozione di high broadband in Italia registra però una crescita del 52% rispetto al trimestre precedente e una crescita del 102% rispetto allo stesso periodo del 2013. A oggi il 6,6% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps.
Nel secondo trimestre dell’anno, in Italia la velocità media di connessione mobile si attesta sui 4,7 Mbps con picchi medi di 35,7Mbps.
Pur essendo al 41esimo posto a livello mondiale, con solo il 2,5% delle connessioni a superare i 15 Mbps, l’Italia registra un aumento di oltre il 100% nell’adozione del 4K rispetto allo stesso periodo del 2013 e un incremento del 54% rispetto al primo trimestre di quest’anno.
Con oltre 788 milioni di indirizzi Ipv4 unici in 238 Paesi che si sono connessi alla Akamai Intelligent Platform nel secondo trimestre 2014 è la prima volta nella storia di questo rapporto che si registra una diminuzione. L’Italia permane in nona posizione nella classifica globale, nonostante una diminuzione del 3,8% rispetto al trimestre precedente e una diminuzione del 4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con poco più di 19 milioni di indirizzi connessi.