Nella newsletter di agosto erano state annunciate le migrazioni dei primi 27 link e negli ultimi mesi del 2023 il piano ha visto consolidare i ritmi di migrazione tanto da fare ipotizzare a fine di quest’anno la conclusione delle attività previste.
Il dato puntuale a fine gennaio è di 86 link.
Si ricorda, infatti, che la proroga ottenuta dal MIMIT per i diritti d’uso delle frequenze del blocco A della banda 26 GHz è confermata fino a fine 2024.
Continua, inoltre, in maniera proficua il dialogo con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) relativo all’assegnazione dei canali a radiofrequenza da utilizzare sulla rete: in fase di avvio del progetto sono state condivise con il MIMIT le prime regole relative all’assegnazione dei canali da utilizzare sulla rete, il dialogo di confronto è rimasto costante per procedere sempre in maniera condivisa nella programmazione.
La migrazione verso i 32GHz vede già il completamento di numerosi anelli radio di siti montani.
Questo ha permesso di abilitare anche gli upgrade di banda richiesti dagli Operatori TLC a favore delle zone montane del territorio permettendo, nella maggioranza dei casi, di quadruplicare le attuali disponibilità in termini di throughput (Mbps). Le migrazioni fino ad oggi effettuate hanno già interessato tutte le province della Regione Emilia-Romagna.