Blizzard ha reso esecutivo il ban di ben 100.000 account di World of Warcraft a causa dell’utilizzo di bot.
Come riportato da from PCGamesN, l’obiettivo principale di Blizzard sono stati gli utenti che hanno utilizzato il cosiddetto “HonorBot”, un programma che farma Onore nelle modalità PvP di World of Warcraft.
“Il Botting”, ha spiegato su Twitter un community manager di Blizzard, “è definito come l’automazione di qualsiasi azione, non solo del movimento dei personaggi. Se un programma sta premendo tasti per voi, avete violato i termini di utilizzo”.
Blizzard ha ulteriormente spiegato la sua decisione sui forum di Battle.net.
“Abbiamo recentemente agito contro un gran numero di account di World of Warcraft che sono stati scoperti a utilizzare programmi di terze parti per automatizzare il gameplay, meglio conosciuti come ‘bot’”.
“Siamo decisi a fornire un gioco equo e leale a tutti in World of Warcraft, e continueremo ad agire contro chi viola i nostri termini di utilizzo. L’imbroglio in qualsiasi forma non sarà tollerato”.
Non è la prima volta che Blizzard agisce duramente contro il cheating. Nell’ottobre del 2013, il publisher ha vinto una causa contro uno sviluppatore di bot, ottenendo il diritto a un risarcimento per danni stimati in $7 milioni.