Il report ha analizzato un periodo di 12 mesi, da maggio 2016 ad aprile 2017, utilizzando i dati rilasciati in forma anonima dalle soluzioni di Kaspersky Lab per PC Windows e Mac che avessero attivato il modulo di Parental Control e ha considerato il numero di visite o tentativi di visita a siti web con contenuti potenzialmente dannosi che rientrano nelle sette categorie più popolari delle 14 preimpostate: siti di comunicazione online (come social media, siti di messaggistica ed email); alcool, tabacco e narcotici; giochi per PC; software, audio e video; eCommerce; linguaggio esplicito; contenuti per adulti.
I bambini hanno consultato siti di comunicazione online nel 61% dei casi, rispetto al 67% dei 12 mesi precedenti (da maggio 2015 ad aprile 2016). Per quanto riguarda i giochi, invece, la percentuale è scesa al 9% (dall’11% dell’anno precedente), mentre i siti web per adulti ora rappresentano l’1,2% rispetto all’1,5%. Diversa è la situazione per quel che riguarda le visite a pagine contenenti informazioni su droga, alcol e tabacco, che rappresentano oggi il 14% dei rilevamenti (9% nel precedente periodo di analisi). Anche l’interesse per le pagine con software, audio e video è aumentato: il 6% contro il 3%.
“Stiamo vedendo un significativo spostamento delle attività online dei bambini dai computer ai dispositivi mobile. Oggi, i più giovani usano i PC solamente per visitare siti a cui non è possibile accedere via app o la cui consultazione è più semplice da uno schermo di dimensioni maggiori. Questo potrebbe spiegare il calo della percentuale di siti di comunicazione aperti da computer, mentre cresce il numero delle pagine con contenuti legati ad alcol, tabacco e droghe. Il calo della percentuale relativa ai giochi, invece, non significa che i bambini giochino meno al PC, ma che tendono a scegliere pochi siti e tornare sempre su quelli, trascorrendovi anche diverso tempo”, ha commentato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab.
Il report mostra, inoltre, che i bambini che usano maggiormente i siti di comunicazione sono quelli che vivono nel mondo arabo, dove l’89% dei rilevamenti è legato a questa tipologia di siti. I bambini del Nord America, al contrario, li visitano meno di tutti: solo nel 28% dei casi. Al contrario, i siti che contengono informazioni su droghe, alcol e tabacco sono i più popolari in Nord America (32%), Oceania (30%) ed Europa orientale (26%), mentre i bambini arabi sono coloro che li visitano di meno (3% dei casi). Le percentuali relative ai giochi per computer sono simili: sono più popolari in Nord America (20%), Oceania (20%) ed Europa orientale (18%) e meno nel mondo arabo (2%). L’estremo oriente si distingue, invece, per i siti di eCommerce, che rappresentano il 13% dei rilevamenti, mentre la media globale è del 5%. Inoltre, i bambini di questa regione visitano siti e per adulti o da cui scaricare software più dei loro coetanei degli altri Paesi.
I bambini dell’Europa occidentale trascorrono la maggior parte del tempo su siti di comunicazione, che rappresentano il 33,5% dei rilevamenti, percentuale che sale significativamente quando si considera solamente i bambini italiani, raggiungendo il 56,8%. Chiudono la Top3 per l’Europa occidentale i siti che contengono informazioni su alcol, tabacco e droghe (26,1%) e i giochi per computer (17,7%). L’Italia si distingue a livello globale per quanto riguarda i siti di audio, video e software, posizionandosi in seconda posizione con il 15% dei rilevamenti. Questa categoria comprende siti per ascoltare musica e guardare video e film online (come YouTube), ma anche quelli per scaricare applicazioni, file torrent e altro ancora.