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#BackOnTrack, la app di Netalia per combattere il virus

Si chiama #BackOnTrack la app per smartphone per contrastare il contagio, presentata dal raggruppamento di imprese che comprende il cloud service provider tutto italiano Netalia e il system integrator Italtel in risposta alla call del MID. Una app a basso costo, nel rispetto della normativa vigente sulla Data Protection e facile da usare perché lavora da sola. Una app disponibile in tempi molto rapidi, senza vincoli di dispositivi ad hoc come braccialetti o wearable che dovrebbe essere scaricata dalla più ampia fascia possibile di popolazione, anche straniera, che vive in Italia.

Cos’è?

“L’idea in sintesi è di risalire nella maniera più semplice possibile alla lista dei contatti che ha avuto, nei giorni precedenti, una persona che si dovesse rivelare positiva incrociando dati di posizione che vengono rilevati attraverso strumenti uso quotidiano come smartphone e tablet”, racconta Federico Descalzo, responsabile Sviluppo Alleanze e Mercato di Netalia.

Tracciamento in anonimato

Il tracciamento avviene in totale anonimato fino a quando la persona non risulta positiva al coronavirus, ma al contempo garantisce il tracciamento di una persona specifica grazie al riconoscimento biometrico (iride o volto) che identifica in maniera univoca la persona che viene tracciata.

La soluzione proposta ha il duplice obiettivo di:

1. prevenire la diffusione del contagio, tramite una app per smartphone, senza utilizzo di utilizzo di dispositivi esterni, costosi e difficili da reperire e distribuire in tempi stretti.

2. monitorare in modalità aggregata il livello di mobilità per aree geografiche, con diversi livelli di dettaglio (Italia, Regione, Comune, Quartiere), ad uso delle autorità, attraverso una interfaccia di visualizzazione ad accesso controllato fruibile attraverso cloud certificato AgID.

App a basso costo

“La app che abbiamo messo a punto è a basso costo, può essere implementata in tre settimane nel rispetto della normativa vigente sulla Data Protection ed è facilissima, perché lavora da sola – ha detto Federico Descalzo, responsabile Sviluppo Alleanze e Mercato di Netalia – non prevede l’uso di dispositivi esterni, ad esempio braccialetti elettronici, e consente di risalire in modo semplice alla lista dei contatti con soggetti positivi incrociando i dati di posizione tramite smartphone e tablet”.

Scaricare sullo smartphone

L’applicazione andrà scaricata da tutti sullo smartphone. La app acquisisce costantemente dati di localizzazione. “E’ previsto il riconoscimento biometrico (iride e volto) – aggiunge Descalzo – l’applicazione viene promossa da tutti e acquisisce i dati di localizzazione tramite Gps, WIFI, informazioni dalle reti mobili. Le informazioni vengono memorizzate localmente e acquisite quando necessario. Non viene fatta alcuna associazione di persona fisica”.

Contatti rilevati soltanto ex post

In altre parole, l’analisi dei tracciati è anonima e i contatti vengono rilevati soltanto ex post, in caso di registrazione di una persona positiva, per ricostruire la catena dei contatti. Soltanto i positivi vengono identificati. “Un individuo può essere avvertito di un potenziale contatto con un positivo grazie all’analisi a ritroso dei contatti – aggiunge – in questo caso, vengono avvertiti tutti coloro che sono stati esposti nei giorni precedenti al contatto. Si tratta di uno strumento che di fatto può almeno in parte sostituire la funzione assolta dai tamponi”.

Il Raggruppamento Temporaneo d’Impresa che ha presentato la soluzione è tutto italiano ed è composto da Beta80, Netalia, Italtel, SPX Lab, To Be, Helpy, ARMNet, I.RE. Si tratta di una filiera specializzata per delivery in tempi stretti, senza l’intervento di grossi player extra Ue visto che tutto verrà gestito in Italia, con un occhio di riguardo alla sovranità digitale di cui Netalia è garante per il Cloud nazionale.

Offerta tecnica

La soluzione consente di effettuare il tracciamento degli spostamenti di singoli individui:

  1. in modalità anonima, per i soggetti asintomatici in libera circolazione, al fine di informare rispetto all’esposizione al rischio di contagio da COVID-19, in seguito a contatto con soggetto rivelatosi positivo, qualificato in termini di distanza (2-5 metri) e persistenza (15 minuti);
  2.  in modalità “nominativa”, per i soggetti risultati positivi al COVID-19 in seguito a test e sottoposti a misure di isolamento, al fine di istruire e aiutare le persone ad implementare le politiche di isolamento, fornendo l’assistenza del caso. Il funzionamento si basa sulla geolocalizzazione mediante App mobile, resa disponibile gratuitamente a tutta la popolazione italiana (o anche a qualsiasi soggetto che si trovi sul territorio italiano). L’applicazione non prevede di conferire e trattare dati personali, a meno che non dovesse manifestarsi la positività al COVID-19. Il progetto inoltre comprende la chatbot visuale Minerva che potrebbe trasformarsi nella app di riferimento per il coronavirus, con news ufficiali sull’evoluzione del contagio contro le fake news. La chatbot potrebbe inoltre integrare l’autodichiarazione.

La soluzione può essere trasferita alla committenza, e messa quindi in produzione all’uso di persone e autorità competenti, con il presente piano di rilasci:

1 settimana per una versione pilota da mostrare

2 settimane per una versione con le funzionalità essenziali

3 settimane per una versione con le funzionalità avanzate

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