Il nuovo bombardiere statunitense B-21 “Raider” ha effettuato, il 10 novembre scorso, il suo primo volo a partire dallo stabilimento 42 dell’US Air Force di Palmdale, dove è in corso, già da qualche anno, la costruzione dei primi esemplari del velivolo.
Frutto del programma “Long Range Strike Bomber” (portato avanti dal Pentagono insieme a Northrop Grumman), questi nuovi aerei andranno a costituire, nel corso dei prossimi decenni, la spina dorsale della componente da bombardamento pesante a lungo raggio dell’aeronautica statunitense.
Dotati di spiccate caratteristiche stealth, capacità di rete avanzate e architettura di sistemi aperti, tali velivoli risultano, infatti, progettati allo scopo di raggiungere e colpire (con armi sia di tipo convenzionale che nucleare) qualsiasi bersaglio sulla faccia della Terra.
Grazie alle loro già menzionate caratteristiche tecniche, essi avranno, inoltre, anche la possibilità di effettuare missioni di Intelligence, Survillance & Reconnaissance a lunghissimo raggio, fornendo le informazioni raccolte in tempo reale.
Le caratteristiche del B-21 Raider
L’aereo è il primo nuovo bombardiere stealth statunitense in oltre 30 anni e, secondo il suo produttore, è stato progettato con tecnologia stealth di prossima generazione e capacità di volo a lungo raggio per renderlo adattabile a qualunque missione. «Il bombardiere stealth con attacco penetrante servirà da spina dorsale della forza bombardiera americana» ha spiegato la leadership del Pentagono. Il B-21 Raider ad “ala volante” è il successore del B-2 Spirit ed è in grado di trasportare carichi utili sia convenzionali che nucleari.
Il nuovo bombardiere strategico avrà capacità di attacco atomico ma per il momento non è destinato a sostituire i vetusti B-52H in servizio nell’aeronautica militare Usa, che resteranno in forza all’Us Air Force almeno sino al 2050 diventando così i velivoli militari più “anziani” sempre.
Per quanto riguarda le tempistiche della loro entrata in servizio, essa sarebbe, al momento, prevista intorno al biennio 2026/2027 (con il conseguimento della IOC da parte dei primi velivoli intorno all’anno fiscale 2030).
Quanto al loro numero, invece, il requisito ufficiale dovrebbe essere ancora di 100 velivoli. Secondo i primi calcoli si stima che ogni nuovo bombardiere costerà circa 700 milioni di dollari, mentre documenti pubblicati dal governo Usa riportano che nel complesso la produzione del bombardiere varrà circa 20 miliardi di dollari.