Avvicinare i cittadini all’utilizzo dei servizi della Pubblica Amministrazione (PA) digitale, legati alle piattaforme tecnologiche dell’Internet delle Cose e del cloud computing, partendo dall’accessibilità, dalla trasparenza e da una migliore percezione della privacy, è quanto si pone il nuovo progetto “VisiOn” cofinanziato con 2,8 milioni di euro dall’Unione europea.
Annunciato con un kick-off meeting nei primi giorni di luglio, “VisiOn” è finalizzato a sviluppare di una piattaforma tecnologica integrata che supporti l’analisi visiva delle esigenze di privacy del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione, attraverso la definizione e il monitoraggio di specifici “Privacy Level Agreement” (PLA) e contribuendo a migliorare il livello di fiducia dei cittadini bei confronti degli enti pubblici.
Un sistema di gestione visiva della privacy, per la piena consapevolezza circa l’utilizzo dei propri dati da parte del cittadino/utente. La piattaforma sarà fornita alle PA locali e centrali e consentirà ai cittadini dell’Unione di gestire e monitorare direttamente il proprio livello di privacy attraverso un accordo personale stipulato con l’amministrazione stessa.
Grazie a soluzioni online aperte e dinamiche come il cloud computing, i big data e l’Internet delle Cose, scambiarsi informazioni è diventato semplice e rapido, con una disponibilità di 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Di contro, soprattutto tra i privati cittadini, rimane una certa riluttanza a utilizzare le nuove applicazioni, soprattutto a causa di una percepita perdita di controllo della privacy dei propri dati.
Questo scenario diventa ancora più complesso quando si entra nell’ambito della PA, che gestisce i dati di milioni di cittadini, i quali oltretutto non hanno nemmeno la libertà di negare il permesso di trattare i propri dati, come invece può avvenire con le aziende commerciali.
VisiOn fornirà all’utente la possibilità di esprimere in maniera chiara ed intuitiva le sue preferenze in termini di privacy, la conoscenza delle potenziali minacce e gli aspetti legati alla fiducia, e la consapevolezza del valore economico dei propri dati
La piattaforma è sostenuta da un consorzio di 11 partner internazionali, guidato dall’Italiana Business-E, di cui fanno parte anche il Ministero dello Sviluppo economico, l’Università degli Studi di Trento e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.