Tra assicurazione e costo della benzina, il possesso dell’auto resta un salasso per gli italiani.
Per quanto riguarda l’RC auto, secondo i dati Ania nel 2014 il costo delle polizze sarebbe diminuito del 6% rispetto al 2013, passando da 437 a 411 euro per veicolo (tasse escluse). Un calo che in due anni si sarebbe attestato al 10%.
Tali numeri sono però ‘tasse escluse’ – se invece si considerano le tasse, il prezzo dell’rc auto sale infatti da 411 a 520 euro – e contrastano con quelli dell’Istat, secondo cui lo scorso anno una riduzione dei prezzi delle assicurazioni c’è stata, ma di solo il 2,6%, mentre nel 2013 la riduzione sarebbe stata di appena lo 0,2%.
“Dopo secoli di rialzi”, la riduzione dei prezzi delle assicurazioni è comunque un dato positivo, certo, “…ma la strada da fare è ancora lunga”, ha commentato Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, che sottolinea come “…il gap con il resto d’Europa è ancora intollerabile”.
Inoltre, ha spiegato ancora Dona, la riduzione è dovuta prevalentemente “al calo degli incidenti, dei morti e dei feriti”: nel 2013, secondo l’UNC, il numero di incidenti è infatti sceso del 3,7% rispetto al 2012, quello dei feriti del 3,5% mentre per il numero dei decessi la flessione è stata addirittura del 9,8%.
Secondo Dona, quindi, “I prezzi dovrebbero scendere molto di più e la solita scusa per non farlo, quella delle frodi assicurative, non regge”.
Dall’UNC arriva però anche un appello al Governo, affiche alleggerisca le tasse sull’rc auto: “Visto che stanno eliminando le Province, non si capisce perché non siano eliminate anche le tasse che oggi servono a finanziarle. Quanto meno si elimini la possibilità per le Province di aumentare l’imposta sull’rc auto dal 12,5% del premio al 16%” ha concluso Dona (@massidona su Twitter).
Come se non bastasse il prezzo delle assicurazioni, a pesare sulle tasche dei consumatori è anche il costo della benzina che, dopo essere sceso, ma molto lentamente e in maniera decisamente limitata, sulla scia del calo del prezzo del petrolio sui mercati internazionali, è tornato nuovamente a impennarsi dopo appena un solo giorno di aumento del prezzo del petrolio.
Un aumento “ingiustificato e inaccettabile”, dice ancora Dona, che stigmatizza l’iniquità del comportamento delle compagnie, che sembra non abbiano visto l’ora di ritoccare nuovamente al rialzo i prezzi del carburante.
“Considerato che oggi, invece, il petrolio sta nuovamente scendendo, ci domandiamo se domani il prezzo della benzina sarà ribassato” ha commentato Dona, che ha infine sottolineato come “…la differenza di prezzo rispetto alle compagnie no-logo italiane così come lo stacco rispetto alla media europea dimostrano, in realtà, che ci sono ancora margini per ridurre il prezzo dei carburanti”.