Il 2021 parte con una buona notizia sul fronte della mobilità ecosostenibile: nel mese di febbraio è confermato lo storico sorpasso delle immatricolazioni di auto elettriche ibride su quelle alimentate a diesel.
Il sorpasso delle elettriche ibride sulle auto diesel
Il dato arriva dalla nuova indagine Unrae: “Nel mese di febbraio salgono al secondo, posto fra le motorizzazioni preferite, le auto elettriche ibride che sorpassano il diesel, raggiungendo il 28,8% di quota (dal 10,3% di un anno fa)”.
Questo significa che le auto elettriche ibride salgono per la prima volta al secondo posto assoluto, nel mercato automotive nazionale (scalzando il diesel, che scivola al terzo con il 25%), subito dopo le auto a benzina che perdendo il 12% si fermano al 32,8% del totale delle nuove immatricolazioni effettuate nel mese scorso.
Complessivamente, i dati sulle nuove immatricolazioni per le automobili a motore elettrico (batteria, plug-in, ibrido) sono più che positivi per il mese di febbraio 2021, con una crescita a tripla cifra le vetture plug-in al 3,4% (dallo 0,7% dell’anno passato), grazie anche al contributo del noleggio, e il passaggio al 2,4% di quota di mercato per le elettriche pure sempre rispetto allo stesso periodo del 2020.
Auto elettriche: il mercato delle auto ibride, “Plug-in” e 100% batteria
Scendendo nel dettaglio statistico delle nuove immatricolazioni, le auto elettriche ibride hanno raggiunto le 41.582 immatricolazioni nel mese scorso (contro le 16.894 dell’anno passato), raggiungendo come detto il 29% del mercato nazionale (era il 10,3% l’anno scorso).
Il dato cumulato del primo bimestre 2021 vede un totale di 74.420 auto elettriche ibride vendute in Italia, contro le 32.303 dello stesso periodo di riferimento dell’anno passato.
Le auto elettriche ibride “Plug-In”, invece, hanno registrato un vero e proprio boom in Italia, nel mese di febbraio 2021, con 4.913 immatricolazioni (contro le 1.223 del 2020) e una quota di mercato pari al 3,4%.
Dato positivo anche nel cumulato 2021, che segna già 8.674 immatricolazioni.
Come anticipato, è andato bene anche il segmento auto elettriche 100% a batteria, che hanno visto crescere le immatricolazioni di 3.457 unità per il 2,4% del mercato nazionale.
L’automotive italiano perde 10 miliardi di euro nel 2020. Puntare ancora su ecobonus e mobilità green
Una crescita che forse è leggermente rallentata su base annua, probabilmente per la cronica mancanza di una diffusa rete di stazioni di ricarica e per i costi comunque sempre alti, nonostante l’ecobonus automotive, che comunque è il vero protagonista del fenomeno emobility in Italia e nel resto d’Europa.
Fondamentale per le associazioni di categoria e i produttori continuare sulla strada degli incentivi pubblici a sostegno del mercato nazionale automotive. L’ecobonus ha dato effetti positivi, con grossi benefici per il mercato interno e per l’ambiente, con un aumento degli acquisti di auto a bassissime/zero emissioni inquinanti e motori Euro 6.
Nel nostro Paese l’impatto del Covid-19 sul mercato automotive nel suo complesso ha determinato una perdita di fatturato pari a 10 miliardi di euro, secondo stime Unrae, per ulteriori mancate entrate nelle casse dello stato quantificate in 1,8 miliardi di euro (relativi all’IVA persa nell’anno passato).