Migliorano trimestre dopo trimestre le vendite di auto elettriche negli Stati dell’Unione europea.
Secondo stime dell’European automobile manufacturers association (Acea), nel 2020 il dato è triplicato rispetto all’anno passato, raggiungendo il 10,5% del totale delle vendite di automobili in Europa.
In particolare, i veicoli ibridi hanno raggiunto l’11,5% del mercato, contro una quota delle auto a benzina che scesa per la prima volta sotto il 50%.
“Con il giusto supporto politico all’elettrificazione, assieme ad un aumento delle infrastrutture di ricarica e per il rifornimento di carburanti alternativi in tutti gli Stati membri, questo trend positivo potrebbe continuare ancora per anni”, ha spiegato Oliver Zipse, Presidente dell’Acea.
La Commissione europea ha stabilito standard di emissione sempre più severi per incoraggiare le case automobilistiche ad investire di più su veicoli puliti.
Secondo queste regole, le auto devono emettere il 37,5% in meno di CO2 entro il 2030 (rispetto al 2021), mentre i furgoni devono ridurre tali emissioni del 31%.
L’obiettivo è arrivare a 30 milioni di veicoli a zero emissioni sulle strade europee entro il prossimo decennio, a cui va aggiunta una rete di almeno 2,75 milioni di punti di ricarica per auto elettriche.
In una lettera inviata ai Commissari europei per il Clima, i Trasporti, l’Industria e l’Energia, firmata dall’Acea, dalla Federazione europea per il trasporto e l’ambiente (Transport & Environment) e dall’associazione europei dei consumatori Beuc, si chiede un maggiore impegno in tal senso.
Il documento, infatti, chiede a Bruxelles più investimenti ed incentivi al settore della mobilità elettrica, con una road map più chiara, che includa la necessità di realizzare un milione di punti ricarica in tutta Europa entro il 2024, per arrivare a 3 milioni entro il 2029.