Dalla bicicletta agli spostamenti a piedi, dalla sharing mobility ai veicoli elettrici, qualche giorno fa si è conclusa la Settimana europea della mobilità sostenibile (16-22 settembre). Per l’edizione 2017 è stato scelto come focal theme “Mobilità pulita, condivisa e intelligente“, cui si accompagna lo slogan “Condividere ti porta lontano”.
Scopo della manifestazione è sempre promuovere tutte quelle iniziative che possano valorizzare forme di trasporto innovative e collettive, che abbiano un impatto ambientale ridotto rispetto a quelle abitualmente adottate e che consentano di ridurre i costi abitualmente sostenuti per gli spostamenti in ambito urbano.
Proprio in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile 2017 la provincia autonoma di Trento ha annunciato un piano per la promozione e a livello territoriale della mobilità elettrica (emobility).
Il budget a disposizione è di oltre 20 milioni di euro in 5 anni, così ripartito: installazione di colonnine di ricarica elettrica pubbliche o private (per circa 1,6 milioni di euro); contributi per l’acquisto di veicoli elettrici (per circa 14 milioni di euro, oltre ad uno sconto da concordare con i rivenditori di auto); l’acquisto di biciclette e di cargo bike a pedalata assistita, nell’ambito di progetti aziendali, in particolare a sostegno degli spostamenti casa-lavoro; fornitura a prezzo agevolato dell’energia elettrica per la ricarica dei veicoli, per un importo massimo di circa 315 euro/anno per veicolo (per circa 4,5 milioni di euro).
Diversi gli obiettivi del piano per l’emobility trentina, che al momento conta oltre 70 colonnine di ricarica installate e circa 1.000 veicoli elettrici immatricolati: ridurre le emissioni di gas serra e le emissioni atmosferiche riferibili al settore dei trasporti (CO2, PM10, PM2.5, NO2, ecc.), prevenire e contenere l’inquinamento acustico, migliorare la qualità dell’ambiente a beneficio dei cittadini, dell’economia e della società.
La strategia prevede inoltre l’incentivazione del rooming delle ricariche promuovendo il “contatore virtuale” in modo che il singolo utente possa assorbire da diversi sistemi di ricarica sul territorio provinciale, vedendosi addebitare il relativo costo sul proprio conto contrattuale, privato od aziendale; l’incremento del servizio di bike sharing pubblico con biciclette a pedalata assistita, come estensione ed integrazione del TPL (Trasporto Pubblico Locale).
Altra Regione molto attiva nel campo della mobilità elettrica è la Sardegna, che il 14 settembre scorso ha pubblicato sul suo sito il Piano per la mobilità elettrica regionale, uno dei cardini del Piano Energetico già in fase di attuazione.
L’annuncio è successivo ad un incontro organizzato a Cagliari dall’Assessorato dell’Industria con l’industria del settore, in cui si è deciso lo stanziamento di 15 milioni di euro per i primi interventi: “Costruiremo le infrastrutture, le colonnine di ricarica lungo le strade principali, nei territori con maggiore densità abitativa e sperimenteremo progetti pilota a La Maddalena e Carloforte, centri turistici che ben si prestano a testare i nostri interventi“, ha precisato in una nota l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Pira.
Oltre a ridurre le emissioni di CO2 e salvaguardare l’ambiente: “Le risorse del Piano – ha spiegato l’assessora – saranno utilizzate, oltre che per realizzare le infrastrutture, per favorire l’acquisto dei veicoli elettrici da parte di operatori privati, in particolare le compagnie di taxi, le imprese di trasporto e di noleggio, le strutture alberghiere e turistiche e le società di gestione di porti e aeroporti”.