Il 76% delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici si trova concentrato in soli quattro Paesi europei: Paesi Bassi, Germania, Francia e Regno Unito. L’Italia si posiziona molto più indietro nella classifica degli Stati con le migliori infrastrutture dedicate alla mobilità elettrica, con il 2,35% (2.741 colonnine installate e attivate complessivamente).
È quanto emerso dal nuovo Rapporto della European Automobile Manufacturers’ Association (ACEA), “Making the Transition to Zero-emission Mobility”, dedicato allo stato dell’arte della mobilità sostenibile ed elettrica in Europa e al livello di emissioni inquinanti raggiunto (soprattutto nelle aree urbane).
Su circa 100 mila stazioni di ricarica attive in tutta Europa, il 28% si trova in Olanda, il 22% in Germania, il 14% in Francia e il 12% in Gran Bretagna.
Secondo lo studio, l’Europa avrebbe bisogno di almeno 2 milioni di colonnine per garantire al cittadino automobilista un’efficiente e diffusa rete di ricarica.
I principali ostacoli alla diffusione di auto elettriche in Europa sono sempre gli stessi: investimenti insufficienti (solo 10 Paesi su 28 dell’Unione europea hanno pianificato politiche di incentivazione all’acquisto di veicoli elettrici); la mancata applicazione della direttiva per la promozione delle infrastrutture per i carburanti alternativi (Directive on Alternative Fuel Infrastructure, o DAFI); la scarsa comprensione dello stretto legame che c’è tra sviluppo delle infrastrutture per la mobilità sostenibile e riduzione delle emissioni di CO2, scarsità/mancanza di punti di ricarica e loro eccessiva distanza, costi troppo elevati, basse performance.
Gli obiettivi che si è data l’Unione europea (Ue), per accelerare sull’eMobility sono rilevanti in tal senso: entro il 2030 la vendita delle auto 100% elettriche (full battery electric cars) dovrebbe raggiungere il 30% del mercato auto totale.
Al momento le auto elettriche (a batterie e ibride) sono l’1,5% di tutte le automobili vendute in Europa nel 2017.
L’85% dei veicoli elettrici in circolazione sono stati venduti nei sei Paesi più ricchi, con un reddito procapite superiore ai 36 mila euro l’anno.
La percentuale di auto elettriche vendute in Paesi con un reddito procapite inferiore ai 18 mila euro è pari a zero.