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Auto elettriche, incentivi esauriti in meno di 24 ore. Atteso un forte aumento delle immatricolazioni

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Dopo mesi di risultati deludenti, il mercato italiano dell’auto elettrica potrebbe tornare a crescere, come negli ultimi anni. In poche ore il fondo destinato ai veicoli a zero o basse emissioni è andato prosciugato. Atteso ora un forte rimbalzo delle immatricolazioni già da subito. I dati diffusi da Motus-E per i primi cinque mesi dell’anno.

Boom di prenotazioni per i nuovi contributi ecobonus per l’acquisto di auto a batteria

Si parla di crisi delle auto elettriche in Italia (confermata anche dal trend negativo europeo), di vendite in forte calo negli ultimi mesi, ma è dagli stessi consumatori che arriva una prima concreta indicazione: in poche ore andati quasi esauriti i contributi dell’ecobonus per l’acquisto di veicoli elettrici e a basse emissioni.

Parliamo di oltre 121,6 milioni di euro destinati alle auto di fascia 0-20 g/km di CO2 che in poche ore sono quasi del tutto scomparsi (rimangono al momento poco più di 3.400 euro di fondi residui).

Come spiega Motus-E: “Il mercato italiano delle auto elettriche tiene a maggio e si prepara a un forte rimbalzo delle immatricolazioni nei prossimi mesi”.

Pressi (Motus-E): “Necessario costruire politiche incentivanti con un respiro più programmatico

Il repentino utilizzo dei fondi destinati alle auto elettriche testimonia, da un lato, il crescente interesse anche in Italia per questa tecnologia, e dall’altro, evidenzia l’importanza di costruire politiche incentivanti con un respiro più programmatico e orientato al medio periodo, tale da consentire a cittadini e imprese di pianificare le proprie scelte in un contesto ben definito, scongiurando che l’ottenimento del bonus si trasformi in una sorta di click-day dopo che per mesi il mercato si è mosso con grande fatica”, ha commentato il presidente di Motus-E, Fabio Pressi.

Le agevolazioni sono uno strumento indispensabile per accelerare la penetrazione e la diffusione di massa di una nuova tecnologia come l’auto elettrica – ha aggiunto Pressi in una nota – ma per evitare che si riducano a meri scossoni momentanei, occorrerebbe iniziare a ragionare quanto prima su formule incentivanti in grado di accompagnare il mercato auto verso il naturale processo di #elettrificazione a cui si sta andando incontro in tutto il mondo”.

Lo scontro sull’auto elettrica in Italia

Era da tempo che le associazioni di settore si lamentavano dei ritardi prolungati da parte del ministero delle Imprese e del made in Italy nel riaprire le prenotazioni con i nuovi fondi.

Chi non è mai stato a favore di questa modalità di alimentazione registrava solo il calo, anche vistoso, delle nuove immatricolazioni di auto elettriche a batteria (le immatricolazioni di auto ibride sono sempre aumentate), ribadendo anzi il pericolo da queste rappresentato per l’intera industria automotive italiana, mentre chi sosteneva l’elettrificazione dell’auto puntava il dito contro una politica a tratti ostile portata avanti da Confindustria, le imprese dei combustibili fossili e una parte dell’attuale Governo.

In attesa del rimbalzo, immatricolazioni di auto elettriche in calo in Italia da gennaio a maggio 2024

Di fatto, a maggio 2024, prima dell’entrata in vigore dei nuovi incentivi ecobonus, le auto a batteria hanno registrato un calo vistoso di nuove immatricolazioni del 18,6% su base annua, con una quota di mercato del 3,6% (era del 4,1% a maggio 2023).

Nel cumulato gennaio-maggio 2024, invece, il calo è stato anche maggiore, del 19,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, per una quota di mercato pari al 2,9% (contro il 3,8% del periodo gennaio-maggio 2023).

Complessivamente, in Italia, a fine maggio 2024 circolavano 238.986 auto elettriche, per un totale di 54.164 punti ricarica attivi.

Mercato italiano dell’automobile ancora in calo

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha comunicato ieri che a maggio 2024 sono state immatricolate 139.581 autovetture a fronte delle 149.482 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad una diminuzione del 6,62%.

I trasferimenti di proprietà sono stati 482.765 a fronte di 448.397 passaggi registrati a maggio 2023, con un aumento del 7,66%.

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