Per la prima volta nella storia, gli investimenti venture capital (VC) in clean energy e auto elettriche (electric vechicles, o EV) ha raggiunto la cifra record di circa 10,8 miliardi di dollari, secondo dati diffusi dal Telegraph.
Gli investimenti in energia pulita negli Stati Uniti, si legge nella ricerca di Pitchbook ripresa dal quotidiano britannico, sono passati da 2,4 a 3,7 miliardi di dollari in un anno, con una crescita del 54%.
Molto più indietro l’Europa, invece, dove la spesa VC in questo settore è passata da 510 a 560 milioni di dollari in questi dieci mesi del 2018.
Il venture capital è quello che in letteratura è definito capitale di ventura, cioè un investimento considerato ad alto rischio, ma che può generare ritorni significativi, una forma di finanza alternativa a cui le startup di tutto il mondo (che per loro natura hanno un’alta percentuale di fallimento) possono rivolgersi per cercare risorse finanziarie.
Generalmente, prima di investire, i VC (a differenza dei business angels, che finanziano di tasca propria) devono a loro volta raccogliere capitali, rivolgendosi in prevalenza ai cosiddetti fondi istituzionali, come le fondazioni bancarie, gli enti previdenziali, enti pubblici territoriali, le assicurazioni e le banche.
Il dato americano è particolarmente interessante, vista la politica negazionista rispetto ai cambiamenti climatici di Donald Trump e le sue posizioni note contro le tecnologie verdi (green technologies). All’inizio di quest’anno il Presidente degli Stati Uniti aveva anche dichiarato la volontà di stralciare il Clean Power Plan voluto dal suo predecessore, Barack Obama, in cui invece si dava ampia evidenza ai capitoli decarbonizzazione e green economy.
Dopo anni di tagli ai sussidi (come successo, ad esempio, per le fonti energetiche rinnovabili), in Gran Bretagna il Governo ha annunciato la volontà di lanciare un nuovo fondo VC da 40 milioni di sterline per sostenere gli investimenti in tecnologie green.