Dopo la presentazione ufficiale al celebre Museo Ferrari di Maranello, di due giorni fa, è arrivata la notizia che l’auto elettrica italiana “Emilia 4” parteciperà, unica squadra europea, all’American Solar Challenge, gara di 3.500 chilometri attraverso le montagne rocciose, dal Nebraska all’Oregon, negli Stati Uniti.
Un piccolo gioiello tecnologico, frutto del lavoro degli ingegneri e dei designer dell’Università di Bologna, che consuma come un asciugacapelli e può arrivare a superare la velocità di 110 km/h.
L’eCar “Emilia 4” può ospitare fino a 4 passeggeri, monta due motori elettrici posizionati all’interno delle ruote ed è alimentata da cinque metri quadrati di pannelli solari ad alto rendimento collegati a batterie al litio di ultima generazione.
È stata sviluppata e costruita interamente in Emilia Romagna, dall’Università di Bologna e dal team di Onda Solare (con il sostegno di diverse aziende e centri di ricerca, tra cui il Centro di super calcolo del Cineca e Scm Group), con una serie di accorgimenti di alta tecnologia: forme funzionali ed aerodinamiche, materiali avanzati come laminati e sandwich in fibra di carbonio e tubolari in titanio, soluzioni innovative per le sospensioni e per la meccanica.
Emilia 4 non è solo un prototipo da competizione, ma “una vera auto a quattro posti“: “Su Emilia 4 – ha spiegato in un articolo sul magazine UniBo Claudio Rossi, docente del Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” dell’Alma Mater che ha partecipato al progetto – abbiamo montato la tecnologia che sviluppiamo quotidianamente per le applicazioni rivolte al settore industriale: ad esempio la tecnologia per la conversione fotovoltaica o per la distribuzione di celle fotovoltaiche anche sulle pareti verticali degli edifici“.
Il progetto “Onda Solare”, anch’esso portato avanti dall’Università di Bologna e di alcuni suoi partner industriali, intende dimostrare come il sole possa rappresentare una valida alternativa ai combustibili tradizionali. I ricercatori sono convinti che, adottando opportuni accorgimenti progettuali e costruttivi, è possibile trasformare il solare nella più importante fonte di energia per la mobilità urbana ed extraurbana, quindi di automobili e veicoli di varia grandezza, in grado di contrastare l’inquinamento urbano ed il riscaldamento globale.