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Auto connesse: industria automobilistica e telco lanciano iniziativa ‘EU Dialogue’

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Le aziende dei settori tlc (riunite in ETNO, ECTA e GSMA) e automobilistico (ACEA e CLEPA) fanno fronte comune per sostenere il decollo di un settore strategico per la crescita economica e la leadership  industriale.

Le auto connesse rientrano a pieno titolo nella strategia digitale europea e rappresentano un pilastro della rinascita industriale auspicata dalla Ue e trainata dalle nuove tecnologie di comunicazione.

Ed è per questo che le aziende del settore automobilistico e delle telecomunicazioni hanno lanciato l’iniziativa “EU Industry Dialogue on automated and connected driving”,  sotto l’egida del Commissario Ue per la Digital Economy, Gunther Oettinger.

La Ue ha puntato molto sulle tecnologie per le connected cars, investendo dal 2002 oltre 180 milioni di euro in 40 progetti di ricerca sui sistemi di trasporto intelligenti nella convinzione che questi sforzi porranno l’industria automobilistica europea – che dà lavoro a 13 milioni di persone – in prima linea nello sviluppo di veicoli di nuova generazione, aumentando allo stesso tempo anche la sicurezza sulle strade.

Le aziende dei settori tlc (riunite in ETNO, ECTA e GSMA) e automobilistico (ACEA e CLEPA) intendono pertanto dare forma a una collaborazione incentrata su 3 obiettivi strategici: dare priorità alla connettività, alla copertura di rete e all’affidabilità;  accelerare l’adozione dei veicoli connessi; assicurare fiducia e sicurezza.

Le aziende dei due settori intendono inoltre individuare quelle aree che richiedono ulteriore collaborazione, le aree in cui sia necessario il sostegno delle politiche pubbliche e quelle che richiedono un intervento normativo ad hoc.

Perché le ‘connected cars’ funzionino veramente c’è bisogno, infatti, di regole più coerenti per le reti a banda larga e di superare l’attuale frammentazione delle politiche dello spettro radio.

Il primo incontro dell’EU Industry Dialogue è stato ospitato al 66esimo Motor Show internazionale di Francoforte durante una tavola rotonda presieduta dal Commissario Oettinger.

Il mercato delle auto connesse o ‘connected cars’ è in continua crescita e, oltre a offrire svariate possibilità d’investimento in diversi settori come l’Internet of Things, diventerà fonte di guadagno per le compagnie di telecomunicazioni e per le case automobilistiche. Secondo uno studio Infonetics, il mercato globale delle auto connesse, dei trasporti e della logistica raggiungerà un valore di 17 miliardi di dollari in ricavi potenziali per le telco nel 2018, il triplo del giro d’affari registrato nel 2013. Il  mercato dei servizi connessi nel settore automobilistico registrerà un incremento annuo del 25% fino al 2018, superiore di 21 volte rispetto ai tassi di crescita dei servizi voce e dati nello stesso periodo, mentre altri studi indicano un mercato globale di 44 milioni di veicoli automatici entro il 2030 (BCG , 2015).

L’Unione europea mira ad aumentare il contributo del settore manifatturiero al PIL dal 16% al 20% entro il 2020. I veicoli del futuro saranno quindi un pilastro non solo per il raggiungimento di questo obiettivo e per il recupero della leadership tecnologica, ma permetteranno altresì’ di incrementare la sicurezza sulle strade (pensiamo a un veicolo capace di allertare da solo i servizi di sicurezza in caso di emergenza o di incidente grave, comunicando la posizione esatta anche nel caso in cui il conducente sia incosciente o si trovi nell’impossibilità di effettuare una telefonata) di ridurre l’impatto ambientale e la congestione del traffico e creare nuovi posti di lavoro.

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