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Auto a batteria, +77% di immatricolazioni ad agosto (+33% nei primi otto mesi del 2023)

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Continua la ripresa delle nuove immatricolazioni di automobili in Italia, secondo i dati dell’Unrae e riferiti ad agosto 2023, che però rimane sempre molto al di sotto del dato del 2019. Per un rilancio più forte deve decollare definitivamente l’elettrico, ma c’è incertezza da parte del Governo sul da farsi.

Crescono le nuove immatricolazioni di auto ad agosto 2023

La mobilità elettrica in Italia sta attraversando un momento di difficoltà strutturale, potremmo dire, visto che gli italiani ancora sono favorevoli a questa transizione ecologica ed energetica delle quattro ruote, ma il Governo non pare del tutto allineato sul tema.

Secondo uno studio realizzato da Edison e The European House – Ambrosetti, la transizione ecologica è una priorità condivisa da giovani e imprese italiane: 7 giovani su 10 e 6 imprese su 10 la ritengono l’elemento determinante per superare le sfide attuali e soprattutto future.

Stando alle nuove stime diffuse dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, nel nostro Paese ad agosto 2023 sono state immatricolate 79.756 autovetture, a fronte delle 71.211 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 12%.

Un dato che infonde ottimismo e fiducia nel settore dell’automotive nazionale, ma che conferma un momento di profonda criticità dell’industria automobilistica (visto che Il risultato attuale è comunque ancora sotto del 10,6% rispetto al dato di agosto 2019), lasciata a metà tra ciò che ormai è percepito come vecchio e dannoso (gli idrocarburi) e un nuovo percorso più virtuoso (l’elettrico).

Il comparto della mobilità elettrica tra luci e ombre

Concentrandoci sui dati relativi alle vendite di auto elettriche a batteria (BEV), ad agosto 2023 si sono contate 4.081 nuove immatricolazioni (in linea con il dato di luglio 2023), il 77% circa in più rispetto al dato del 2022 (2.308 immatricolazioni) e una quota di mercato nazionale pari al 5% (contr oil 3,2% dell’anno passato).

In crescita del 33% anche il cumulato da gennaio ad agosto 2023, che ha totalizzato 41.069 nuove immatricolazioni, contro le 31.018 dello stesso periodo del 2022, che porta la quota di mercato nazionale a 3,9%.

Bene anche il dato delle auto elettriche ibride plug-in (PHEV), che raggiungono le 3.356 nuove immatricolazioni ad agosto 2023, per una quota di mercato pari al 4,1%, in crescita rispetto all’anno passato.

Le auto ibride elettriche (HEV), invece, mantengono una quota nazionale del 34,2% nel mese scorso, mentre nell’ultimo anno il cumulato gennaio-agosto cresce al 35,2%.

Dicevamo del momento non facile per il mercato dell’auto italiano e anche le scelte dei consumatori vanno un po’ in tutte le direzioni. Non crescono solo le vendite BEV, ma anche quelle relative alle nuove immatricolazioni di vetture a benzina e diesel, rispettivamente con una quota nazionale per agosto 2023 del 29,7% e del 17%.

Salvini: “Non si può dire solo elettrico e fare un regalo alla Cina”. Ma l’elettrico è fondamentale per il rilancio dell’auto in Italia

Cosa fare per rilanciare le vendite di auto elettriche in Italia? Secondo il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, “la situazione critica del mercato dell’elettrico, che contribuisce a non far decollare in Italia la transizione ecologica, è generata da uno schema incentivi mal congegnato, che penalizza la clientela a causa di un price-cap ingiustificatamente abbattuto da 50k a 35k, e in pratica esclude di fatto le imprese limitandone la fruibilità al solo noleggio con bonus dimezzati”.

Crisci auspica, inoltre, “che i prossimi Decreti Legislativi di attuazione della Legge Delega Fiscale approvata in Parlamento possano prevedere finalmente la revisione della fiscalità per le auto aziendali in uso promiscuo, parametrandola alle emissioni di CO2”.

Le stime sugli incentivi evidenziano un residuo complessivo di circa 316 milioni di euro, pari al 55% dei fondi disponibili, che si sommerebbero ai 272 milioni avanzati dai fondi 2022, per un totale non speso di circa 588 milioni di euro.

Le risorse ci sono tutte, almeno per ripartire, a mancare è forse la volontà politica?

A margine del Gran Premio di Monza, il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha dichiarato: “La transizione ambientale è anche un problema economico e sociale. Stiamo combattendo per essere equilibrati. Non si può dire solo elettrico e fare un regalo alla Cina, bisogna essere equilibrati anche perché il settore auto in Italia è fondamentale“.

Cina piglia tutto?

Secondo stime Nikkei, sebbene Tesla nel 2022 detenesse la fetta più grande del mercato dei veicoli elettrici col 18,9%, tre produttori cinesi controllavano una quota combinata maggiore, il 27,7%. La quota di Tesla quell’anno è stata inferiore di 3,4 punti percentuali rispetto al 2021. La cinese BYD, invece, ha conquistato la seconda quota maggiore, l’11,5%, rispetto al precedente 6,9%.

L’Europa è ancora in tempo per questa corsa?
Secondo l’IEA, in Europa le vendite di auto elettriche sono aumentate di oltre il 15% nel 2022 rispetto al 2021, raggiungendo 2,7 milioni di immatricolazioni. Un trend che però è in calo, perchè la crescita annuale è stata del +65% nel 2021 e in media del +40% nel periodo 2017-2019.L’anno passato le vendite di BEV sono aumentate del 30% sul 2021 (rispetto ad una crescita ben più consistente del 65% nel 2021) mentre le vendite di PHEV sono diminuite di circa il 3%.

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