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Aurora, il supercomputer che cambierà il mondo è quasi pronto all’accensione (Video)

Quello che potrebbe essere uno dei supercomputer più potenti al mondo si sta avvicinando al completamento e all’accensione completa dopo anni di lavoro.

Aurora, gestito dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, ha una dimensione pari alla metà di un campo da calcio e, una volta operativo, dovrebbe essere in grado di completare due quintilioni di calcoli al secondo (per contestualizzare, un quintilione equivale a un miliardo di miliardi e la maggior parte degli smartphone di fascia alta può gestire 10-15 trilioni di calcoli al secondo).

Annunciato per la prima volta nel 2015, Aurora è un supercomputer di nuova generazione noto come supercomputer “exascale”, che è il nome dato a una macchina in grado di eseguire un quintilione di operazioni o più al secondo. Il supercomputer da 600 milioni di dollari costruito da Intel e Hewlett Packard Enterprise (HPE) è ospitato presso l’Argonne National Laboratory ed è alimentato da 60.000 sofisticati chip semiconduttori.

In totale, Aurora racchiude 21.248 CPU per uso generico con oltre 1,1 milioni di core ad alte prestazioni, 19,9 petabyte (PB) di memoria DDR5, 1,36 PB di memoria HBM2E collegata con le CPU e 63.744 GPU di elaborazione progettate per carichi di lavoro IA e HPC altamente paralleli con 8,16 PB di memoria HBM2E integrata. I server blade sono interconnessi utilizzando il collegamento HPE Slingshot progettato specificamente per i supercomputer. Sia le CPU che le GPU utilizzano un sistema di raffreddamento a liquido personalizzato.

Quando sarà in funzione nel 2024, Aurora permetterà di velocizzare la ricerca in molti settori (medicina, spazio, fisica, chimica, neuroscienze e altri). Gli sviluppatori potranno utilizzare le oneAPI e vari tool per le applicazioni HPC e quelle basate sull’intelligenza artificiale.

Grazie alle sue numerose scaffalature di chip, Aurora avrà anche una memoria maggiore rispetto a Frontier, al momento il miglior supercomputer al mondo. Nel complesso fornisce 220 TB di capacità e 31 TB/s di larghezza di banda totale, che sarà utile per gestire carichi di lavoro che coinvolgono enormi set di dati, come la ricerca sulla fusione nucleare, ingegneria scientifica, simulazioni fisiche, ricerca di cure, previsioni meteorologiche e altri compiti.

La Top 10 dei supercomputer al mondo

Il progetto TOP500 ha stilato la lista dei supercomputer più potenti al mondo. L’aggiornamento di questa classifica si verifica due volte all’anno, a giugno e per l’appunto a novembre. Rispetto alla precedente edizione ci sono diverse novità, ma non cambia il primo posto, ancora nelle mani di Frontier installato presso l’Oak Ridge National Laboratory (ORNL).

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