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Audiovisivo, la riforma Ue riparte dai contenuti multimediali

Audiovisivo

La Direttiva Ue sui servizi media audiovisivi va aggiornata. Non c’è alcun dubbio e non si può attendere oltre.

E’ quanto emerso a Riga dove 200 esperti del settore si sono confrontati con regolatori e politici dei 28 Paesi membri della Ue in occasione della conferenza internazionale “Strengthening the European Audiovisual Media Market for the Development of the European Identity” che si è tenuta il 9 e il 10 marzo.

Un dato è certo, la più grossa sfida per il mercato audiovisivo europeo non riguarda solo l’innovazione tecnologica ma anche le responsabilità per i contenuti multimediali.

Su questo, secondo gli esperti, è necessario un approccio comune della Ue.

Per il Ministro lettone della Cultura, Dace Melbārde, non c’è dubbio che i media sono un mezzo potente in grado di “influenzare opinioni, scelte e azioni degli individui”.

Si può, ha commentato il Ministro, favorire la raccolta di soldi per sostenere una causa umanitaria ma si può anche “incitare all’odio o alla violenza“.

E’ per questa ragione, ha indicato, che la questione della responsabilità editoriale per i contenuti dei media ha assunto una connotazione “sempre più critica“.

I delegati degli Stati membri sono stati tutti d’accordo sulla necessità di promuovere e migliorare l’alfabetizzazione mediatica così come anche sul bisogno di maggiori tutele per i minori nell’informazione.

Come? Rafforzando il ruolo delle autorità di regolamentazione dei media con un continuo monitoraggio dei contenuti, attuando il principio del paese di origine.

In alcuni Stati membri ci sono, infatti, dei canali televisivi che mirano all’audience di altri Paesi Ue, proponendo contenuti ostili per questi ultimi.

I gruppo di lavoro hanno discusso di miglioramento del quadro regolamentare che riguarda i media, suggerendo alcuni nuovi ed efficaci modelli per procedere in quest’opera.

Lorena Boix Alonso, membro della Commissione europea e a capo dell’Unità Converging Media and Content presso la Direzione generale Connect ha insistito sull’importanza di condividere con la Ue le best practices, utili per la riforma della Direttiva sui servizi media audiovisivi.

Una delle priorità della presidenza lettone del Consiglio Ue è la Digital Europe con l’obiettivo di facilitare il confronto sulla strategia per la realizzazione del Mercato Unito Digitale.

Intanto eliminando i confini online e poi costruendo fiducia nei media con la rimozione di restrizioni e assicurando accesso e connettività per costruire un’economia digitale unica.

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