“A causa di un attacco hacker nella notte, ieri mattina (12 luglio 2023), per sicurezza, sono stati disattivati i servizi digitali interni. Non saranno quindi disponibili fino ad ulteriore aggiornamento i servizi allo sportello e le utenze telefoniche, tra cui il numero verde dell’URP, 800.532532”.
Lo ha annunciato il Comune di Ferrara sul proprio sito ufficiale, dichiarando come il personale tecnico e l’azienda che opera nell’assistenza sistemistica stiano operando alla verifica dell’infrastruttura digitale.
“L’URP rimane aperto solo per informazioni ai cittadini. Rimane disponibile l’accesso al sito istituzionale e le funzionalità dello sportello telematico polifunzionale. Non appena saranno ripristinati i servizi se ne darà comunicazione”, ha dichiarato il Comune.
Il CIO del Comune di Ferrara: “Siamo sotto attacco”
“Con la massima trasparenza comunico che nella notte siamo stati attaccati”, ha annunciato su Linkedin Massimo Poletti, Dirigente Servizio Sistemi Informativi (CIO) e Responsabile per la Transizione al Digitale del Comune di Ferrara.
“Per precauzione abbiamo completamente bloccato i servizi interni e attivato il team di pronto intervento del nostro fornitore che è già al lavoro. Rimangono disponibili tutti i servizi per i cittadini accedibili dallo Sportello Telematico Polifunzionale. Ringrazio Lepida, la Questura e la Polizia delle Comunicazioni che ci hanno subito contattato per offrire la loro disponibilità”, ha concluso Poletti.
In Italia nel 2022 record di incidenti cyber (1094 in totale e 160 nei confronti della PA). Il ransomware tra le minacce maggiori per la PA
In Italia record di attacchi informatici. La relazione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, pubblicata il 19 giugno scorso, ha evidenziato come il nostro Paese sia martoriato dagli attacchi cyber. Nel 2022, scrive l’ACN, ci sono stati incidenti cyber (1094 in totale e 160 nei confronti della PA).
“Nel corso del 2022, l’ACN ha gestito 160 eventi cyber in danno di istituzioni pubbliche nazionali. Di questi, 57 hanno avuto un impatto confermato dai soggetti colpiti, procurando talvolta il malfunzionamento dei sistemi e conseguenti ritardi nell’erogazione dei servizi. Le tipologie di tali incidenti sono rappresentate in Figura 20“, scrive l’ACN nella Relazione annuale.
Considerando la frequenza e l’impatto (una media di oltre un incidente a settimana) delle diverse tipologie di eventi, emerge come il ransomware sia l’attività più sfruttata per recare attacchi nei confronti delle istituzioni pubbliche, seguita da attacchi di tipo DDoS e dall’infezione dei sistemi tramite altri tipi di malware.
È possibile osservare che, mentre le Amministrazioni Centrali dello Stato sono state colpite in prevalenza da DDoS, il settore sanitario, i Comuni e le Regioni sono oggetto principalmente di ransomware.