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Attacco hacker a Luxottica, produzione ferma e dipendenti a casa

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Gli stabilimenti della produzione e della logistica di Agordo e Sedico, nel bellunese, sono fermi dalle 11 di stamattina a causa di un non meglio precisato "guasto al sistema informatico".

Luxottica, la più grande produttrice mondiale di montature per occhiali da vista e da sole, è ostaggio da parte di criminali informatici.

Secondo quanto riporta l’Ansa, gli stabilimenti della produzione e della logistica di Agordo e Sedico, nel bellunese, sono fermi dalle 11 di stamane a causa di un non meglio precisato “guasto al sistema informatico”.

Fonti sindacali hanno confermato all’agenzia di stampa che i lavoratori sono stati raggiunti da un SMS in cui si notifica loro che “il secondo turno di oggi 21 settembre è sospeso” a causa di ” gravi problemi informatici“.

Luxottica: ransomware dietro l’attacco?

Al momento non si hanno notizie certe sull’attacco informatico, ma date le circostanze, si può intuire che l’azienda fondata da Leonardo Del Vecchio sia vittima di un grave attacco ransomware.

Il ransomware è un programma informatico dannoso (“malevolo”) che può “infettare” un dispositivo digitale, bloccando l’accesso a tutti o ad alcuni dei suoi contenuti (foto, video, file, ecc.) per poi chiedere un riscatto da pagare per “liberarli”.

La richiesta di pagamento, con le relative istruzioni, compare di solito in una finestra che si apre automaticamente sullo schermo del dispositivo infettato. All’utente viene minacciosamente comunicato che ha poche ore o pochi giorni per effettuare il versamento del riscatto, altrimenti il blocco dei contenuti diventerà definitivo.

Ransomware, imprese e cybersecurity

La nuova generazione di attacchi ransomware colpisce i sistemi informativi delle imprese con varie azioni malevole e adoperando diverse componenti.

Lo scorso giugno, la Geox, colosso italiano delle calzature, è stata vittima di un importante attacco hacker ai propri sistemi.

Le azioni malevole possono di vari tipi:

  • sequestro file, criptando dischi e contenuti digitali;
  • compromissione dell’operatività stessa dei sistemi colpiti, rendendoli inutilizzabili;
  • esfiltrazione dei dati sensibili, intimandone la divulgazione pubblica

Non è non è scontato che il danno e i relativi problemi possano effettivamente risolversi con il pagamento del riscatto (solitamente richiesto in criptovaluta bitcoin), che richiede ogni ransomware.

Gli attacchi informatici stanno diventando sempre più frequenti e il rischio di un blocco prolungato della produzione, come sta accadendo all’azienda di Agordo, può avere effetti pesantissimi in termini di fatturato.

In media, nel 2019, il costo sostenuto da ogni organizzazione colpita da attacchi informatici, è stato di quasi 4 milioni di euro.

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